Indovinate dove sono finite le microplastiche questa volta
🌍 Il colore verde #222 Un nuovo studio sui frammenti inquinanti. Ma anche: Tegelwippen una competizione dei Paesi Bassi bellissima
Ciaooo!
Lunedì era la giornata dell’educazione ambientale, e su La Stampa è uscita una cosa che mi rende tanto tanto orgoglioso: “Generazione Pianeta”, 30 storie di altrettante persone che in Italia si battono ogni giorno per l’ambiente e la sostenibilità. Ogni personaggio è stato raccontato da una studentessa o uno studente del Master di giornalismo della Luiss, era il loro progetto per la fine di un mio corso di Giornalismo ambientale. Ci sono imprenditrici, agricoltori, attiviste, scienziati, chef… andatelo a vedere.
Giovedì invece a Torino ha inaugurato una mostra alle Gallerie d’Italia, American Nature, del fotografo Mitch Epstein. Ho intervistato l’artista. Per leggere il pezzo bisogna essere abbonati alla versione a pagamento della newsletter, ma se cliccate il link trovate uno sconto sul piano annuale:
Va bene, partiamo!
🌧️ Siamo ostaggio dell’acqua: dalla Liguria a Catania
Oggi le scuole saranno chiuse in alcune zone dell’Emilia-Romagna, ma anche in provincia di Napoli, a Salerno e anche a Catania. Molti fiumi sono esondati, mentre in diverse località continuano le piogge e aumenta il rischio idrogeologico. A Torre del Greco è crollato parte di un palazzo, 21 persone hanno dovuto abbandonare la loro casa. A Sori, provincia di Genova, giovedì gli archi di un ponte si sono trasformati in tante enormi cascate. In Liguria è morto un uomo di 75 anni travolto dall’acqua e dalle frane mentre andava a funghi.
Ne discutiamo ogni settimana, quindi ci sarebbe poco da aggiungere. Ma è triste vedere quanto poco e male se ne parla nel dibattito pubblico. Continuiamo a trattare il meteo e il clima come temi slegati. Siamo ostaggio dell’acqua, del “maltempo”, delle piogge e, in definitiva, della crisi climatica. L’Italia è cambiata.
♻️ Nel 2030 metà elettricità globale arriverà dalle rinnovabili
Numeri dall’Agenzia internazionale dell’energia: in base al trend attuale di crescita, le rinnovabili genereranno quasi metà dell’elettricità globale nel 2030. Il fotovoltaico e l’eolico insieme raddoppieranno la loro quota del mix elettrico globale, fino al 30% alla fine del decennio.
Attenzione alla Cina: è sulla strada per arrivare a quasi il 60% di tutta la capacità rinnovabile installata al mondo fra oggi e il 2030, in base al trend attuale e alle politiche odierne dei governi. Questo renderebbe il paese asiatico la sede di quasi metà della capacità rinnovabile totale del mondo alla fine di questo decennio, da una percentuale di un terzo che aveva nel 2010.
→ Il picco di tutte le fossili entro fine del decennio ci porta in quella che viene definita un’inedita “era dell’elettricità”
→ Nel frattempo, racconta il NY Times, Amazon, Google e Microsoft affamati di energia si rivolgono al nucleare
🍃 In Colombia 115 comunità indigene diventano “autorità ambientali”
Con una decisione storica, il governo colombiano ha stabilito che 115 comunità indigene assumeranno il ruolo di “autorità ambientali” sui loro territori, con la responsabilità di proteggere gli ecosistemi e gestire le risorse naturali. Questa decisione arriva alla vigilia della Cop16 sulla biodiversità, che si terrà a Cali da lunedì 21 ottobre al 1° novembre.
«La firma di questo decreto è un riconoscimento dei diritti di coloro che furono costretti a inginocchiarsi. Nessuno può insegnare ai popoli indigeni come costruire l’equilibrio vitale tra esseri umani e natura», ha detto il presidente Gustavo Petro.
Le comunità indigene avranno il potere di definire regole, pianificare bilanci e gestire risorse vitali, anche se mancano ancora le definizioni dei confini geografici e operativi entro i quali la loro autorità è riconosciuta.
🐬 Le microplastiche sono finite persino nel respiro dei delfini
Ogni mese ormai esce un nuovo studio sulle microplastiche e sui luoghi remoti dove sono state rintracciate, stavolta tocca ai delfini. Un gruppo di ricercatori ha rivelato che i delfini tursiopi inalano microplastiche quando risalgono in superficie per respirare. Lo studio ha analizzato l’aria espirata da delfini in due aree della costa americana, trovando microplastiche in tutti gli 11 campioni prelevati. Il dato suggerisce che le particelle di plastica trasportate dal vento siano ormai presenti ovunque. I frammenti più frequenti erano di poliestere.
I ricercatori temono che l’inalazione di queste particelle possa danneggiare la salute polmonare dei delfini, soprattutto in aree già colpite da disastri ambientali, come la baia di Barataria, segnata dall’incidente della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon.
Dove abbiamo già trovato microplastiche? Nel sangue, nella placenta, nei testicoli, nei polmoni e persino nel cervello. Ma anche in zone remote come l’Antartide, il Monte Everest e la fossa delle Marianne. Non abbiamo ancora idea di tutte le implicazioni sulla salute umana o animale, ma sappiamo che possono causare infezioni e patologie più gravi, nonché alterare l’equilibrio chimico delle molecole nel corpo.
—> Vent’anni fa nasceva la definizione di microplastica. Ne hanno parlato nell’ultima puntata di Ci vuole una scienza
⛏️ Gioco dell’anno: Tegelwippen, impronunciabile ma bellissimo
Nei Paesi Bassi si gioca a… Tegelwippen, che potremmo tradurre come la rimozione delle piastrelle. Questa gara annuale invita gli olandesi a rimuovere piastrelle, sanpietrini, cemento e pavimentazioni artificiali per sostituirle con terra e vegetazione, con l’obiettivo di aumentare il verde urbano. Il 31 ottobre si conclude l’edizione di quest’anno, la quarta. La sfida è su base comunale: chi ha rimosso più cemento vince il prestigioso premio della “Piastrella d’Oro”. Dal 2021 è stata liberata una superficie equivalente a quella di 200 campi da calcio, ora dedicata al verde.
L’idea è nata da un’agenzia creativa (per chiunque lavori in agenzie, prendete spunto!). Per facilitare il processo, le autorità locali offrono un servizio chiamato “taxi delle piastrelle”, che raccoglie gratuitamente i materiali scartati dai cittadini.
→ In Germania esiste una sfida simile, quella di Flächenentsiegelung, letteralmente “desigillatura superficiale”.
Come spiega Eva Braaksma, direttrice creativa dell’agenzia Frank Lee: «La competizione è solo un pretesto. Le persone amano le sfide, ma la vera forza di Tegelwippen risiede nella sua semplicità. Basta una pala e un po’ di buona volontà».
Tra le belle storie del Tegelwippen c’è quella di Jelmer, 35 anni, un residente di Groningen, che ha partecipato insieme al figlio Abel ed è stato eletto “Wipper del mese” nel giugno 2023. Hanno rimosso le piastrelle dal loro giardino, trasformandolo in un orto rigoglioso dove coltivano erbe aromatiche, zucche e insalate.
Avventure familiari, rigenerazione urbana, collaborazione pubblica. C’è tutto. Competizioni simili sono già in corso in diversi Paesi, seppur con obiettivi diversi. Ad esempio, in Germania, si sta sviluppando una pratica chiamata “Flächenentsiegelung”, che mira a rimuovere superfici impermeabili per restituire spazio alla natura. Anche in Francia, alcune città stanno promuovendo iniziative per la creazione di giardini comunitari su terreni incolti o dismessi, trasformandoli in spazi per la coltivazione condivisa e per il benessere urbano.
Questa vignetta :)
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📅 DA FARE
— A Pordenone il 26 ottobre c’è un evento bello bello con tanti nomi amici, Climax: clima, diritti, natura.
— A Torino domenica c’è il BIKE PRIDE!!!!! Su questi temi sempre consigliata la newsletter
di Elisa Gallo, che ha parlato dell’evento nell’ultima puntata.Uno scoiattolo rosso, quelli che da noi non si vedono più, Yorkshire Dales National Park, Regno Unito. Foto di Danny Lawson/PA.
Se siete qui, vuol dire che Il colore verde vi piace davvero e vi è utile. La newsletter è nata nel marzo 2020 e la curo io, Nicolas Lozito, friulano, 33 anni. Sono un giornalista e lavoro a La Stampa.
Da febbraio 2024 Federica De Lillis collabora con me. Giornalista romana, ora vive a Milano e lavora per Sky Tg24. I suoi focus: nuove generazioni, diritti e digitale.
La comunità de Il colore verde ha un bosco di 300 alberi in Guatemala, piantato da ZeroCO₂: trovate la sua storia qui. Se vuoi adottare un albero anche tu da ZeroCO₂, usa il codice ILCOLOREVERDE per uno sconto del 30%.
Sempre articoli molto interessanti!! Grazie!!
Piera Oretti
Grazie! ci vediamo domenica a pedalare per le vie di Torino! :)