Un museo sottomarino per salvare i pesci
🌍 Il colore verde #164: A Talamone un pescatore posiziona statue nei fondali per fermare la pesca a strascico illegale
Helloooo!
Siamo in versione estiva fino a settembre. Funziona così: nella prima parte una storia, un personaggio o un breve approfondimento per ritrovare fiducia nelle sorti del Pianeta; nella seconda una rassegna di notizie.
Pronti, via, splash.
🗿+🌊 Il marmo di Michelangelo per fermare la pesca a strascico
Un mare d’arte. Paolo Fanciulli, 62 anni, è un pescatore di Talamone (Grosseto). Da decenni si batte contro la pesca a strascico illegale, che devasta i fondali e priva il mare della sua naturale biodiversità. Combatte i pescherecci illegali fin dagli Anni ‘80, ma senza mai vincere davvero. «Ho rischiato la vita più di una volta, quando andavo contro i pescherecci da solo con il mio barchino. Hanno provato a speronarmi, a spararmi addosso. Ho fatto tante denunce ma all’inizio c’era una connivenza con le istituzioni e tutto cadeva nel vuoto», ha detto alla scrittrice Caterina Soffici che ha raccontato la sua storia su La Stampa.
Qualche anno fa, però, Paolo pensa una nuova strategia per difendere il mare. Si fa regalare dei blocchi di marmo da un amico e li cala in mare, trasformandoli in trappole per chi getta le reti sui fondali. Paolo non si ferma qui, perché l’idea è efficace per lo scopo, ma la causa va raccontata meglio e l’opera di sensibilizzazione di pescatori e cittadini va allargata. Così gli viene una nuova idea: e se al posto dei blocchi grezzi posizioniamo delle statue sottomarine? Fatte con lo stesso marmo di Carrara usato da Michelangelo?
Convince alcuni amici artisti e prende vita un museo subacqueo che a oggi conta 44 statue, le ultime appena posizionate. “La casa dei pesci” si chiama. Paolo fonda una onlus, la sua storia fa il giro del mondo – l’hanno raccontata anche il Guardian e il New York Times – tanto che persino Emily Young, la maggiore scultrice britannica vivente, decide di partecipare (le sue statue vanno solitamente all’asta per almeno mezzo milione di euro). Young ha donato una serie di “Guardiani”, teste giganti che sono state calate sul fondale di fronte a Talamone, a otto metri di profondità, e che servono da dissuasori ma anche da attrazione turistica.
Paolo ha una lunga storia di attivismo ambientale in difesa del mare. Blocchi dei porti, proteste, ma anche gruppi di acquisto solidale del pesce. Oggi con la sua barca porta i turisti nelle zone dove è solito pescare e gli racconta come il settore possa essere sostenibile se si prendono le dovute cautele nei confronti degli ecosistemi marini.
Paolo conclude con queste parole il suo racconto:
«Io non voglio creare, voglio mantenere. Anche gli apostoli erano pescatori, ricordatevelo. L’uomo distrugge, il mare protegge. Spero che tra cento, mille anni, quando noi non ci saremo più, queste sculture siano lì a testimoniare quello che abbiamo fatto».
Perché ci piace così tanto questa storia? Io credo, a costo di dire una banalità, che quando un’idea non è solo giusta ma anche bella dimostra cosa siamo in grado di fare noi umani con la fantasia, la preoccupazione, l’ingegno, la rabbia, la buona volontà. Conteniamo moltitudini, infiniti universi in potenza. Ognuno di noi ha così tante storie dentro di sé che bisogna solo trovare il modo di metterle insieme e partire. Il museo sottomarino di Paolo il pescatore oggi, la tua idea domani.
📰 Notizie, letture, sguardi
LA SETTIMANA PIÙ CALDA DI SEMPRE
Il 3, 4, 5 e 6 luglio sono stati i giorni più caldi della Terra da quando l’uomo misura la temperatura con precisione: 17.01°C lunedì, 17.18°C martedì e mercoledì, 17.23°C giovedì. Il precedente record? 16.92°C nel 2016. Le cause sono almeno tre: la contingenza di ondate di calore in diversi punti del mondo, il ritorno di El Niño – ovvero una serie di condizioni atmosferiche che aumentano le temperature, e ovviamente l’effetto moltiplicatore del cambiamento climatico. Ne ho parlato su La Stampa e su Instagram. Qui un approfondimento di Al Jazeera su come si misurano le temperature medie globali. Ci aspettano altri record, questo grafico mostra il trend:
GLI ATTIVISTI CI RIPROVANO CON GLI EVENTI SPORTIVI
Gli attivisti per il clima hanno colpito con le loro azioni di disturbo due eventi sportivi nell’ultima settimana. Un trend nuovo per quest’anno. Alcuni membri di Just Stop Oil sono riusciti a invadere due volte i campi di Wimbledon durante le partite del torneo di tennis; mentre a Stoccolma un gruppo di attivisti svedesi di Återställ Våtmarker (tradotto: Ripristiniamo le zone umide) ha bloccato parte della pista dove si correvano i 400 metri ostacoli maschili della Diamond League di atletica. Lo striscione tenuto in mano dai manifestanti ha ostacolato alcuni corridori, ma la gara non è stata ripetuta.
GLI EXTRAPROFITTI DELLE 722 AZIENDE PIÙ RICCHE AL MONDO
Negli ultimi due anni 722 tra le più grandi imprese del mondo hanno realizzato in media quasi 1.000 miliardi di dollari all’anno di extraprofitti (mentre i prezzi di energia, cibo e prodotti schizzava alle stelle). Lo rivela la nuova analisi di Oxfam e ActionAid.
Non solo: 45 società energetiche nell’ultimo biennio hanno realizzato 237 miliardi di dollari all’anno di profitti in eccesso. “Se i governi avessero tassato al 90% gli extraprofitti realizzati dagli operatori nel settore dei combustibili fossili e riversati ai ricchi azionisti, avrebbero avuto risorse sufficienti per aumentare del 31% gli investimenti globali in energia prodotta da fonti rinnovabili”, sottolineano le due onlus. NIENTE DA AGGIUNGERE. (RaiNews)
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Mare, l’editoriale di Giovanni de Mauro sull’innalzamento degli oceani e la subsidenza delle città costiere (Internazionale)
Girano molto i video dell’alluvione a Saragozza, in Spagna, dove l’acqua spazza via le auto con violenza (La7).
Inutili e dannosi. Ma il governo ama i biocarburanti (Domani)
Per Tuttolibri ho raccontato il nuovo libro di Federico Taddia e Elisa Palazzi, Bello Mondo (Mondadori). Un manuale delle giovani marmotte ambientaliste. (La Stampa)
Come evitare di arrendersi alla distruzione della natura. Valeria Barbi racconta il suo lungo viaggio attraverso le Americhe per scoprire e festeggiare la biodiversità. (Lifegate)
Se hai 10 minuti, uno dei più famosi ambientalisti e a saggisti americani, Bill McKibben, ha scritto questo pezzone da salvare per il New Yorker: Per salvare il Pianeta, davvero dobbiamo muoverci più piano? Parla di risorse per la transizione verde, energia e decrescita.
Un pezzo molto bello sul disegno dell’evoluzione. Come si illustra il nostro percorso evolutivo? La risposta è una storia fatta di scale, alberi e diagrammi, di errori e intuizioni (Il Tascabile)
📸 La mia foto preferita
Vite che sogniamo dai nostri ufficetti: spiaggiati come iguane marine a Tortuga Bay, arcipelago delle Galápagos.
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La comunità de Il colore verde ha un bosco di 250 alberi in Guatemala, piantato da ZeroCO₂: trovi la sua storia e i suoi dati qui. Se vuoi adottare un albero anche tu da ZeroCO₂, usa il codice ILCOLOREVERDE per uno sconto del 30%.
Insegno alla Scuola Holden di Torino e al Master di giornalismo della Luiss di Roma. Tengo anche dei corsi aperti, come “Progettare una newsletter” per Holden Pro. Il nuovo ciclo è già partito, ma ti avviso quando si riapriranno le iscrizioni.
Ho curato anche tre podcast: Climateers (2021, Pillow talk), Cambiamenti (2022, Emons record), e Verde speranza (Onepodcast/La Stampa).
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