Papa Francesco è il più grande ambientalista?
🌍 Il colore verde #171 Il "Papa verde" pubblicherà il seguito di Laudato Si' // È stata uccisa l’orsa Amarena, la sua unica colpa è stata fidarsi di noi
Ciao e buon settembre! Ricomincio con una rassegna più completa di notizie. Provo anche a riordinare un po’ le cose, vediamo se l’esperimento funziona.
Menù:
CINQUE ESSENZIALI — L’orsa Amarena, gli incendi, la neve, lo smog, il nucleare
IL FOCUS — Il Papa e il sequel di Laudato Si’
TUTTO IL RESTO — Fast fashion, cinghiali radioattivi, Bjork e le balene
5️⃣ ESSENZIALI
🐻 L’orsa Amarena è stata uccisa. La sua colpa? Fidarsi di noi
L’orsa Amarena, simbolo del Parco nazionale d’Abruzzo, è stata uccisa con un colpo di fucile (La Zampa). È successo giovedì notte a San Benedetto dei Marsi (Aq). L’uomo che ha sparato, un 56enne proprietario di una norcineria, ha detto: “Ho sparato per paura ma non volevo uccidere l’ho trovata dentro la mia proprietà è stato un atto impulsivo, istintivo”. Amarena era uno dei più celebri orsi marsicani del Parco d’Abruzzo e aveva sviluppato l’abitudine di avvicinarsi spesso agli umani e ai centri abitati. Non aveva mai aggredito nessuno. Come ha scritto Roberto Saviano: “Amarena si è fidata dell’essere vivente più crudele del pianeta, l’uomo”. Solo pochi giorni fa, un video mostrava Amarena aggirarsi tranquillamente per il centro città con i suoi due cuccioli, senza nessun comportamento pericoloso. A differenza di molti altri plantigradi, l’orso marsicano è più piccolo e mansueto.
Eppure la convivenza uomo-animale sembra sempre più difficile, in Abruzzo come in altre parti d’Italia e del mondo. È un tema che a molti potrà non interessare, anzi, ci potrebbe essere qualcuno che pensa: “se mi trovassi un orso in giardino farei la stessa cosa”. Ma come ricorda Mario Tozzi (La Stampa) ci sono due aspetti fondamentali per capire la questione: 1. l’ampia diffusione di armi da fuoco e cacciatori (molto più pericolosi di un orso); 2. l’importanza di “specie ombrello” come l’orso. Una “specie ombrello” come l’orso ha bisogno di grandi spazi e un habitat sano per sopravvivere: difenderla significa difendere la grande biodiversità che sta sotto di lei. E difendere la biodiversità significa difendere noi stessi. Uccidere un orso è un atto di autolesionismo.
+ “Fin da bambino dell'orso non ne avevi paura: ne avevi rispetto. Con l'uccisione di Amarena abbiamo fallito tutti” (Paride Vitale su La Zampa)
⛄ Le stazioni sciistiche italiane saranno presto senza neve
Il 100% delle stazioni sciistiche italiane sarà condannato alla carenza di neve se le emissioni da combustibili fossili non verranno drasticamente tagliate (Nature). Solo il 51% delle stazioni potrebbero essere parzialmente salvate dalla neve artificiale. Se invece fosse raggiunto l’obiettivo principe dell’Accordo di Parigi (mantenimento del surriscaldamento globale entro i +1,5°C) la percentuale si abbasserebbe al 17%. Il rapporto rileva che se le temperature aumentassero di 3°C nei prossimi decenni (come è probabile se non agiamo più drasticamente) il 91% delle stazioni sciistiche europee sarebbe ad alto rischio di livelli di neve insufficienti.
+ Il ghiacciaio della Marmolada dimezzato in 25 anni (Repubblica)
🔥 L’incendio più grande mai registrato in Europa
L’incendio che sta devastando il nord della Grecia dal 19 agosto, e non ancora del tutto domato, è il più grande mai registrato in Europa (Lifegate). Ha già bruciato un’area superiore a 800 chilometri quadrati, una superficie grande come New York (o 4,4 Milano). Il dato arriva dal Sistema europeo di informazione sugli incendi forestali (Effis), che dal 2000 monitora i roghi del continente. L’incendio finora ha ucciso 20 persone, tra cui 18 migranti.
Uno studio ha dimostrato che la crisi climatica aumenta del 25% il rischio di incendi boschivi estremi (Green&Blue). Il rischio potrebbe aumentare in media del 59% entro la fine del secolo in uno scenario a “basse emissioni” (+1,8°C di riscaldamento), e fino al 172% in uno scenario a forti emissioni incontrollate. La quasi totalità degli incendi ha origine umana (dolo o colpa), ma con temperature più alte, siccità più prolungate e venti più forti si propagano più velocemente.
+ I piromani, l’incuria, la vendetta: che cosa c’è dietro gli incendi in Sardegna (Pianeta 2030)
🌫️ Lo smog è peggio del fumo e dell’alcol
L’inquinamento atmosferico rappresenta un rischio maggiore per la salute globale rispetto al fumo o al consumo di alcol (Repubblica). Lo rivela un rapporto dell'Energy Policy Institute dell'Università di Chicago sulla qualità dell’aria globale, secondo il quale l’inquinamento da polveri sottili – emesso da veicoli a motore, industrie e incendi – rappresenta “la più grande minaccia esterna alla salute pubblica” a livello mondiale.
Il rapporto stima che se la soglia dell’Organizzazione mondiale della sanità per l’esposizione alle polveri sottili fosse sempre rispettata, l’aspettativa di vita globale aumenterebbe di 2,3 anni (in Asia meridionale addirittura di 6,8 anni). Un confronto: Per l’alcol → 2,2 anni; per la malnutrizione infantile → 1,6 anni.
☢️ I giovani attivisti guardano con interessa al nucleare
Per il nostro osservatorio sempre attivo su come cambia l’attivismo, un’ultima segnalazione interessante. Una attivista olandese, Ia Aanstoot, 18 anni, ha lanciato la petizione “Dear Greenpeace”: chiede alla onlus ambientalista di considerare il nucleare come un’opzione necessaria e positiva per la transizione energetica (Ohga, Guardian). Molti giovani ambientalisti condividono l’idea: l’energia nucleare viene vista come “pulita” perché non sviluppa gas serra e se la priorità è ridurre il cambiamento climatico, il nucleare è un ingrediente fondamentale del mix energetico globale. Come scrissi qualche anno fa, sta crollando l’ultimo tabù dell’ambientalismo novecentesco.
+ Il movimento climatico europeo è frammentato e bloccato, ecco una via d’uscita (Nicolò Wojewoda su Waging Nonviolence)
+ Perché il rilascio delle acque di Fukushima fa tanto discutere (Rudi Bressa su Domani)
🔎 FOCUS: IL PAPA VERDE
Domanda da un milione di soldi del Monopoli. Chi è l’ambientalista più importante e influente del mondo, in questo momento? Greta Thunberg, Vanessa Nakate, Leonardo Di Caprio, Christiana Figueres, Al Gore, David Attenborough, Jane Goodall…
E se qualcuno rispondesse “Papa Francesco”? Domenica scorsa Bergoglio ha annunciato che sta lavorando al sequel di Laudato Si’, la sua celebre enciclica in difesa del Creato. Sappiamo che uscirà l’8 ottobre e che sarà “un’esortazione”. Le parole del Pontefice sono state chiare: “Non dobbiamo mai dimenticare che le giovani generazioni hanno diritto a ricevere da noi un mondo bello e vivibile, e che questo ci investe di gravi doveri nei confronti del creato”.
Laudato Si’ fu pubblicato nel 2015, tre anni prima degli scioperi di Greta e sei mesi prima degli Accordi di Parigi sulla riduzione delle emissioni. Non fu un’enciclica “verde”, ma sociale - come lo stesso Francesco precisò: per il Papa c’è una profonda connessione tra crisi ambientale della Terra e crisi sociale dell’umanità.
Con quel testo introduceva il concetto di ecologia integrale:
“Attraverso uno sfruttamento sconsiderato della natura, l’uomo rischia di distruggerla e di essere a sua volta vittima di tale degradazione”. È necessaria “un’autentica ecologia umana, un’ecologia integrale, vissuta con gioia e autenticità”. L’obiettivo dev’essere “eliminare le cause strutturali delle disfunzioni dell'economia mondiale e di correggere i modelli di crescita che sembrano incapaci di garantire il rispetto dell'ambiente”.
In passato Papa Francesco aveva anche ipotizzato l’introduzione di un nuovo peccato, il peccato di ecocidio, e ha istituito la Preghiera per la cura del Creato. Ora Francesco ha ulteriormente caricato il suo messaggio. Ecco le sue parole domenica scorsa:
“Occorre custodire il creato come dono sacro del creatore. È necessario schierarsi al fianco delle vittime dell’ingiustizia ambientale e climatica, sforzarsi di porre fine alla insensata guerra alla nostra casa comune, che è una guerra mondiale terribile”.
La chiave del suo ambientalismo è spirituale, cattolica e si basa sul principio creatore divino → creato divino. Presupposti differenti rispetto all’ambientalismo laico della maggior parte degli attivisti, ma il punto di arrivo è molto simile. Anche perché trattando questi temi Bergoglio ha sempre abbracciato senza se e senza ma la scienza del cambiamento climatico e i dati sui danni ecologici generati dall’uomo negli ultimi secoli. Il combinato del doppio messaggio, religioso e scientifico, è particolarmente efficace. Non solo tra i cristiani.
#️⃣ NUMERO: 12%
12%
I Paesi africani hanno ricevuto appena il 12% dei fondi e degli aiuti finanziari che sarebbero necessari per far fronte agli effetti dei cambiamenti climatici. Nonostante le grandi promesse, un supporto internazionale coordinato ed efficace verso i Paesi più vulnerabili è ancora lontanissimo. Tra il 4 e il 6 settembre si terrà a Nairobi, Kenya, l’Africa Climate Summit, fondamentale appuntamento per discutere proprio di politiche climatiche, investimenti verdi e cooperazione internazionale.
👀 VISIONI LATERALI
Ora sappiamo perché i cinghiali in Germania sono radioattivi (Wired)
Bushcraft, come vivere nella natura come i nostri antenati (Vanity Fair)
Quei mille primitivi che 900 mila anni fa salvarono l’umanità dall’estinzione. Storiona! (Repubblica)
La musicista Bjork con un post su Instagram si scusa per la caccia alle balene in Islanda, appena ripartita:
L’utopia della Ztl londinese nella Milano inquinata e dei ciclisti-birilli (Linkiesta)
Il fast fashion potrà mai disfarsi delle sue brutte abitudini? (Financial Times)
Cosa succede al tuo corpo durante le ondate di calore? (New Yorker)
Il futuro del prosecco è a rischio, dicono in Inghilterra (Independent)
📸 FOTO PREFERITA
Ma guarda il cagnolino Pamuk come si fa la doccia :) — a Konya, Turchia.
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La comunità de Il colore verde ha un bosco di 250 alberi in Guatemala, piantato da ZeroCO₂: trovi la sua storia e i suoi dati qui. Se vuoi adottare un albero anche tu da ZeroCO₂, usa il codice ILCOLOREVERDE per uno sconto del 30%.
Insegno alla Scuola Holden di Torino e al Master di giornalismo della Luiss di Roma. Tengo anche dei corsi aperti, come “Progettare una newsletter” per Holden Pro. Il prossimo ciclo partirà dopo l’estate, ti avviso quando si aprono le iscrizioni.
Ho curato anche tre podcast: Climateers (2021, Pillow talk), Cambiamenti (2022, Emons record), e Verde speranza (Onepodcast/La Stampa).
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