Cari diciottenni, diventate ambientalisti
🌍 Il colore verde #168: Una lettera ai giovani di oggi, di ieri e di domani. Proteggiamo la natura e connettiamo il nostro cuore a quello del Pianeta
Ma ciaooooo!
Ne sono successe di cose questa settimana. Nuovi record di calore in giro per il mondo, piogge e ritorno del freddo qui in Italia e una discussione che prosegue un po’ sgangerata sull’ecoansia. Alcuni politici della coalizione di governo, insieme ai media vicini alla destra, hanno usato le lacrime di Giorgia, la ragazza che ha pianto di fronte al ministro, per sfogarsi contro gli ambientalisti. L’impressione è che destra e sinistra stiano polarizzando il dibattito sull’ambiente per ottenere consensi a breve termine: non potendo parlare di rave e messa da parte, almeno per ora, la crisi migratoria, le battaglie di identità si spostano sul cambiamento climatico. Il negazionismo non è scientifico, è strategia politica! Guarda caso lo scorso anno tutti i partiti – chi più chi meno – facevano menzione al climate change senza negazionismi. Ora è tutto di nuovo in discussione. Una prova provata sulla mia pelle: su La Stampa ho pubblicato martedì un decalogo contro l’ecoansia. Due giorni dopo veniva sfottuto sulla prima pagina di Libero, con il titolo “Se per curare l’ecoansia ti consigliano di votare Pd”. (Ovviamente nel testo non facevo riferimento ai partiti). Pace e bene.
Ok, fine della noiosa premessa politicante. Oggi dedichiamo la newsletter ai giovani, segue qualche notizia. Se questa newsletter ti piace, inoltrala. Se l’hai ricevuta, iscriviti qui.
💚 Cari diciottenni, riparate il mondo
Se ascolti Verde speranza, sai di cosa sto per parlare. Ho fatto una puntata dedicata ai diciottenni: cosa consiglieresti tu a un diciottenne? E se tu potessi parlare a te stesso o te stessa più giovane, cosa vorresti dirgli? (Non vale rispondere: “Compra azioni Apple!”). Ecco il mio messaggio nella bottiglia per le generazioni più giovani:
Caro diciottenne, cara diciottenne, vuoi sapere qual è il mio primo consiglio? Non ascoltare i nostri consigli. Perché la verità è che dovrai provare e riprovare, inventare e reinventare da te.
Farai mille mestieri diversi, alcuni non hanno ancora un nome, altri non esistono nemmeno. Farai l’ingegnere, il cuoco, lo sportivo, il filosofo, il programmatore. Certo dovrai fare del bene al Pianeta. Anche se oggi forse non lo sei, diventerai ambientalista. Tutta l’umanità dovrà esserlo.
A noi del vecchio mondo hanno insegnato che la natura stava sotto di noi. Tu dovrai invece proteggerla, farla amica, volerle bene come si vuole bene a un fratello, a una sorella, a un nonno e a un nipote. Vivrai più a lungo di me, di noi tutti, e i tuoi figli vivranno ancora di più: saranno ancora vivi fra 150 anni. Guarda il 2170: che aspetto ha? Che mondo vuoi costruire? Che mondo vuoi lasciare? Fatti sempre queste domande.
C’è un compito che vale per tutti: portare la vita un po’ più in là, la conoscenza un po’ più in là, la specie umana un po’ più avanti. Riparare i viventi.
Ascolta quella cosa che batte dentro il tuo corpo, il tuo cuore. Nell’oscurità, è l’unica bussola che conta, il resto sono depistaggi. Il cuore batte al ritmo di ciò che lo circonda: circondati di bellezza, di giustizia, di libertà. Non sei solo, sei parte di una moltitudine bellissima, interplanetaria, sfaccettata, miliardi di esseri viventi, milioni di specie che giocano la tua stessa partita. Non sei solo, non sei sola. Unisciti alla gioia e alle fatiche degli altri. Fatti aiutare e aiuta.
Pianta un albero oggi e lascialo crescere: le sue radici uniranno il tuo cuore a quello della Terra. Il futuro è più grande di ogni nostra fantasia, sicuramente più grande della mia. Tu devi viverlo, noi dobbiamo solo consentirlo, preparare il terreno. Il futuro è abbagliante e brilla della tua luce.
Non avere paura. Non farti fermare dall’ansia. Abbi coraggio. Sentirai dire da molti, me compreso, che il Pianeta ribolle, che l’apocalisse è vicina. Non è vero, o almeno non del tutto. Spetta anche a te assumerti la responsabilità di sistemare questo gran pasticcio, un passo alla volta ma anche con l’urgenza che sai avere. Speranza, speranza, speranza, alimentala come un fuoco sacro. Finché ci sei tu, caro diciottenne, cara diciottenne, ci siamo tutti.
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Ps. Se vuoi dirmi cosa diresti tu a un diciottenne, commenta la puntata.
📰 Notizie, letture, sguardi
Record di temperature degli oceani, perché è l’allarme più grave finora (La Stampa, Green&Blue)
L’appello di Giovanni Soldini: “La politica deve ascoltare la scienza” (La Stampa)
A proposito di polarizzazione, interessante sondaggio americano: il 52% degli statunitensi crede sia importante dare priorità alle politiche climatiche, ma il 72% di chi vota repubblicano sostiene il contrario (Guardian)
Da Mattarella a Papa Francesco, l’ecoansia colpisce quasi tutti (La Svolta)
Siamo una generazione in lutto per i figli che non avrà mai (Domani)
Procida, un’intera isola contro la zanzara tigre grazie alla citizen science (Internazionale/Essenziale)
Alle isole Tuvalu restano solo 30 anni (Il Post)
In Germania una catena di supermercati ha aumentato i prezzi di alcuni alimenti per far capire il loro impatto ambientale (Repubblica)
Greenpeace ha coperto la casa del premier inglese Sunak con enormi teli neri: questa settimana il leader conservatore ha approvato un piano che dà il via a nuove trivellazioni nel Mar del Nord (Greenpeace)
La calma e l’ottimismo del nuovo capo dell’Ipcc (Linkiesta)
I viticoltori siciliani che ora coltivano frutti tropicali (Linkiesta)
Un premio alle tesi di laurea che si occupano di sostenibilità (Luiss)
Un poema visuale. Il cielo e il mare si toccano, di Julio Rodriguez Reyes:
Un workshop online su ecoansia e fotografia !!! (qui il form per partecipare)
MONDO NEWSLETTER
→ Nell’ultima puntata della newsletter
, mi ha fatto qualche domanda su clima e attivismo→ invece approfondisce il tema dell’aria condizionata: fa davvero bene usarla?
→ parla della vera “climate Barbie”
📸 La mia foto preferita
Mi ha fatto davvero scassare il video di un orso accaldato che si rinfresca dopo aver invaso la piscinetta di una casa a Burbank, Canada. Imperdibile.
💚 Grazie!
Se sei qui, vuol dire che Il colore verde ti piace davvero e ti è utile: grazie per supportare questa newsletter. Il colore verde è nato nel 2020 e lo curo io, Nicolas Lozito, friulano, 32 anni. Sono un giornalista e lavoro a La Stampa. Nel 2021 la newsletter ha vinto un premio, assegnato dal Centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici e Radio 3 Scienza.
La comunità de Il colore verde ha un bosco di 250 alberi in Guatemala, piantato da ZeroCO₂: trovi la sua storia e i suoi dati qui. Se vuoi adottare un albero anche tu da ZeroCO₂, usa il codice ILCOLOREVERDE per uno sconto del 30%.
Insegno alla Scuola Holden di Torino e al Master di giornalismo della Luiss di Roma. Tengo anche dei corsi aperti, come “Progettare una newsletter” per Holden Pro. Il prossimo ciclo partirà dopo l’estate, ti avviso quando si aprono le iscrizioni.
Ho curato anche tre podcast: Climateers (2021, Pillow talk), Cambiamenti (2022, Emons record), e Verde speranza (Onepodcast/La Stampa).
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Ciao! Ho 26 anni quindi non sono lontanissima dai 18enni in qualità di esperienze vissute.
Anche a me viene l'ansia e spesso faccio incubi con trombe d'aria... se avverti ecoansia è semplicemente perché sei più connesso alla natura, e avverti la sofferenza, il pericolo. Ci sta, non è una malattia. Però bisogna canalizzare questa sensazione negativa verso delle azioni costruttive, perché a questo serve. Quello che possiamo fare per il pianeta è talmente alla nostra portata che non ce ne rendiamo conto. Banalmente solo scegliendo come spendere i tuoi soldi puoi fare la differenza, perché se tutti scelgono di acquistare sostenibile le aziende sono costrette a produrre sostenibile per sopravvivere. Come fare? Per esempio quando acquisti un capo di abbigliamento guarda di che materiale è ed evita la plastica. Quando leggo 100% poliestere mi arrabbio, perché anche se è figo lo devo lasciare giù perché: primo ogni volta che lo indosso sono vestita letteralmente di plastica, secondo ogni volta che lo lavo rilascia microplastiche nell'acqua. Ci piace? A me non tanto, eppure è pieno di capi in poliestere. Scegliere cotone naturale o sintetico (come la viscosa) è molto meglio.
Un altro esempio sono le monoporzioni, di questi cibi impacchettati uno ad uno nella plastica. Anche basta. Io non li compro, e tu? Bisogna allenarsi a scegliere bene cosa si compra partendo dalle basi, banalmente la materia prima.
OK ai diciottenni che sono nella transizione da figli a padri
Da esser tutelati a diventare attori competenti del prendersi cura
Delle fragilità tutte ambientali umane sociali economiche e…di ritorno della propria.
E volgere il proprio sguardo generativo alla tanta bellezza e bontà nella quale siamo immersi riservando solo uno sguardo laterale all’orrore a che non entri in noi. La regola di Perseo
Stay hungry sì di protagonismo di bellezza e foolish per donare da free to be free la ricchezza in senso lato prodotta dal proprio e cooperativo talento. Al netto del davvero essenziale che serve per vivere felici