La ruspa e il ghiacciaio
🌍 Il colore verde #179 Sul Cervino maciullano i depositi di ghiacci per fare piste da sci, in Pakistan provano a creare baby ghiacciai per salvaguardare il futuro
Buongiorno e buona domenica!
Scusa il ritardo di 24 ore. E benvenuto o benvenuta se sei arrivata questa settimana: in effetti tanti si sono iscritti negli scorsi giorni, merito del mitico
che mi ha tirato dentro la sua newsletter .Come ho già scritto: è difficile occuparsi di Pianeta quando l’umanità è ferita così tanto dalle guerre. Ogni principio di immaginazione, ogni aspirazione per il futuro oggi si sgretola.
Allora bisogna trovare ogni forza rimasta e ricostruire.
Partiamo.
5️⃣ ESSENZIALI
🌳 Le città verdi d’Italia: Trento al primo posto, Palermo all’ultimo
Legambiente e Sole 24 ore hanno pubblicato il rapporto Ecosistema urbano che valuta le città per la sua sostenibilità, i suoi spazi naturali, la mobilità e altri paramenti “verdi”. Qui le classifiche complete. Trento è al primo posto, Palermo al 105° e ultimo. Le grandi città se la cavano mediamente peggio: Milano 42°, Torino 82°, Roma 89°, Napoli 98°.
🦒 “Crisi climatica e crisi della natura sono un'unica emergenza sanitaria globale”
Oltre 200 riviste mediche scientifiche hanno pubblicato contemporaneamente un editoriale che invita i leader mondiali e gli esperti di salute a riconoscere che il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità fanno parte di un’unica crisi indivisibile e devono essere affrontati insieme per preservare la salute ed evitare una catastrofe.
→ Qui un riassunto in italiano.
→ Le riviste hanno anche lanciato una petizione rivolta all’Organizzazione mondiale della sanità.
🌀 L’uragano Otis ha devastato il Messico: “non basta chiamarlo cambiamento climatico”
Tra mercoledì e giovedì lo stato messicano del Guerrero è stato colpito da Otis, il più forte uragano che abbia mai raggiunto la costa pacifica del Paese. Categoria 5, la più alta nella classificazione dell’intensità degli uragani, che si usa quando i venti superano i 252 chilometri all’ora (nel caso di Otis erano 266).
I danni sono stati gravissimi: 27 persone sono morte e nella città balneare di Acapulco, il maggiore centro della regione, ci sono edifici e infrastrutture gravemente danneggiate, con cumuli di detriti ovunque e strade che si sono trasformate in fiumi di fango. Come scrive Emily Atkin sulla sua newsletter Heated: “Non basta più dire che questi fenomeni sono resi più intensi dal cambiamento climatico”, ma che tutto ciò è causato dai combustibili fossili.
🏭 L’Agenzia per l’energia dice che i target climatici sono quasi irraggiungibili
Manca un mese alla Cop28 di Dubai, quindi ogni giorno arrivano nuovi report e dichiarazioni per arrivare attenti e preparati ai negoziati. L’Agenzia internazionale per l’energia — di solito piuttosto ottimista rispetto alla transizione energetica — ha pubblicato il suo World Energy Outlook 2023, stavolta piuttosto tragico. I target climatici potrebbero essere irraggiungibili se la domanda di carbone, petrolio e gas continua con l’attuale trend. La temperatura media globale è destinata ad arrivare entro il 2100 a +2,4°C rispetto all’era pre-industriale (invece dei 1,5°/2°C degli Accordi di Parigi).
🚆 La nazionale francese prende il treno
Ricordi quando Mbappè rideva di fronte al giornalista che chiedeva “Ma perché la vostra squadra, anche per fare trasferte molto vicine a Parigi, prende l’aereo e non il treno?”. Ci avevo fatto una puntata e anche un podcastino.
Oggi arriva una piccola grande rivoluzione: la Federazione Francese di Football nei giorni scorsi ha annunciato una nuova politica per le nazionali di calcio francesi: per tutte le partite a meno di tre ore di distanza il viaggio per raggiungere stadio o impianti sarà fatto sempre in treno.
🔎 IL FOCUS: C’è chi disfa ghiacciai e chi li fa
C’era una volta un ghiacciaio. Fra qualche decennio, molte storie che racconteremo ai nostri figli e nipoti inizieranno così. I ghiacciai stanno scomparendo, quante volte l’ho scritto e quante volte l’abbiamo detto. I depositi di ghiaccio in cima alle montagne sono il primo fronte a soccombere alla forza del cambiamento climatico causato dall’uomo.
I ghiacciai non solo soffrono per l’aumento di temperatura, ma anche perché a volte le nostre folli idee – che spacciamo tranquillamente per “innovazioni” – hanno effetti ulteriormente devastanti.
Guarda questa foto e capirai di cosa parlo:
Siamo sul ghiacciaio del passo del Teodulo, sul monte Cervino, lungo il confine tra Italia e Svizzera. Un’enorme ruspa è in azione per maciullare il blocco di ghiaccio. Per quale motivo? Serve “neve” per la pista che ospiterà la Coppa del Mondo di sci alpino 2023-2024 che inizierà l’11 novembre. Non nevica più, non fa più abbastanza freddo, allora per un mese intero si recupera la materia prima dal ghiacciaio. Andiamo a debito, sprofondo rosso – anzi sprofondo bianco – in quelle che sono le nostre “cassette di sicurezza” naturali con tutti i nostri risparmi idrici accumulati in decine e decine di anni.
Perché lo facciamo? Perché forse siamo tutti ludopatici climatici, non sappiamo dire stop al gioco d’azzardo con il Pianeta. Sicuramente perché crediamo che lo spettacolo debba sempre andare avanti. Certo, se la Coppa del mondo di sci è prevista a inizio novembre in una vetta delle Alpi centrali allora dobbiamo proteggerla a spese della montagna. La pista della “Gran Becca” è stata celebrata come la più alta del mondo, spettacolare e magnifica: una pista che va dalla Gobba del Rollin (3800 metri di quota) ai Laghi di Cime Bianche (2865 metri di quota), si dice sia la più alta al mondo.
Un’opera di ingegno o uno scempio? Direi più la seconda. Cipra, l’organizzazione per la protezione delle Alpi, ha accusato gli organizzatori: “Mesi di lavoro in barba alla morfologia del ghiacciaio. Questo è il prezzo che deve pagare l’alta montagna per le gare e uno show da privilegiati nell’era del riscaldamento climatico”.
I ghiacciai muoiono mentre noi sciamo. I ghiacciai scompaiono mentre noi troviamo soluzioni sempre più creative ai problemi, pur di non risolverli. Ci accorgeremo troppo tardi di quanto poco lungimiranti siamo stati, e a quel punto davvero non sapremo più cosa inventarci.
Allora vorrei fare una cosa impossibile. Vorrei che quella ruspa venisse teletrasportata a 5570 chilometri di distanza. In Pakistan, nella Chunda Valley, dove la popolazione locale, per lo più contadini, sta facendo nascere un ghiacciaio. Lì fanno l’operazione contraria del Teodulo: prendono il ghiaccio che si sta sciogliendo a bassa quota e lo portano più in alto, così da creare dei depositi che in primavera ed estate si scioglieranno più lentamente garantendo risorse idriche lungo la stagione calda. Non è un lavoro semplice, e i contadini sono supportati dall’Icmod – ente delle Nazioni unite che studia i cambiamenti climatici sulle vette asiatiche.
Oltre al trasporto diretto di ghiaccio, una tecnica diffusa soprattutto nella zona himalayana è quella delle stupa di ghiaccio, ovvero dei ghiacciai artificiali dalla forma conica che si formano pompando l’acqua ad alta quota o trattenendo quella che viene giù dalle vette.
Secondo i calcoli nella Chunda Valley ci vorranno 12 anni solo perché il nuovo ghiacciaio formi la sua base e altri 12 “per farlo crescere”.
Il mondo si divide in due: chi vuole sacrificare i ghiacciai, già feriti dal climate change, e chi vuole salvarli, a costo di vedere i risultati tra più di due decenni. Tu che da parte stai?
📸 LA MIA FOTO PREFERITA
Una foto ravvicinatissima del Bombus dahlbomii, conosciuto come bombo gigante della Patagonia. Levon Biss, tra i vincitori del Royal Photographic Society Awards (qui la gallery), ha scattato 10.000 fotogrammi per realizzarla.
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Se sei qui, vuol dire che Il colore verde ti piace davvero e ti è utile: grazie per supportare questa newsletter. Il colore verde è nato nel 2020 e lo curo io, Nicolas Lozito, friulano, 32 anni. Sono un giornalista e lavoro a La Stampa. Nel 2021 la newsletter ha vinto un premio, assegnato dal Centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici e Radio 3 Scienza.
La comunità de Il colore verde ha un bosco di 250 alberi in Guatemala, piantato da ZeroCO₂: trovi la sua storia e i suoi dati qui. Se vuoi adottare un albero anche tu da ZeroCO₂, usa il codice ILCOLOREVERDE per uno sconto del 30%.
Insegno alla Scuola Holden di Torino e al Master di giornalismo della Luiss di Roma. Tengo anche dei corsi aperti, come “Progettare una newsletter” per Holden Pro. Il prossimo ciclo parte il 4 novembre. Con il codice ILCOLOREVERDE sconto del 10%.
Ho curato anche tre podcast: Climateers (2021, Pillow talk), Cambiamenti (2022, Emons record), e Verde speranza (Onepodcast/La Stampa).
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Scandaloso quello che stanno facendo sul Cervino. Non ci sono altre parole. Scandaloso!