La lezione dello scimpanzé
🌍 Il colore verde #163: Vanilla guarda il cielo per la prima volta dopo 29 anni e ci regala un'emozione che forse abbiamo dimenticato
Buongiorno!
Entro in modalità slim e per i prossimi due mesi, salvo eccezioni, riceverai newsletter più leggere. Quando ci sono notizie chiave mi concentrerò su quelle, altrimenti storie, idee e personaggi per rimanere verdi anche in vacanza. Partiamo subito: ti racconto di Vanilla la scimpanzé.
La scimmia che vede il cielo per la prima volta in 29 anni
Occhi al cielo, che emozione. Forse hai incrociato il video di Vanilla.
Vanilla è una femmina di scimpanzé che per 29 anni è vissuta al chiuso. Ha sopportato i test e gli esperimenti di un laboratorio di ricerca di New York, in gabbia per tutti i primi 5 anni della sua vita. Quando il laboratorio è stato chiuso, Vanilla è stata trasferita in un’altra struttura in California, meno orribile ma comunque priva di spazi all’aperto. Una vita circondata da muri.
L’anno scorso, Vanilla è stata presa in carico dalla onlus Save the Chimps che l’ha accolta nel santuario di Fort Pierce in Florida. Ci sono voluti più di 12 mesi per abituarla a vivere con altri scimpanzé e adattarsi a una vita naturale che non ha mai vissuto.
Finalmente, negli scorsi giorni, era pronta a uscire all’aperto. E quando ha messo i piedi nel cortile ha scoperto un nuovo mondo, un universo intero fatto d’azzurro. Si è lanciata fuori dalla porticina del santuario, ha abbracciato Dwight, il maschio alfa del gruppo, e dopo pochi secondi ha guardato in alto. Un’esplosione di emozione, pura e inalienabile. Un’emozione a cui non possiamo dare un nome preciso – stupore? gioia? estasi? – ma che riconosciamo senza dubbi.
Guarderei questo video per un giorno intero, vorrei essere stato lì a osservare, a studiare questa scena così autentica e allo stesso tempo fiabesca, dove i protagonisti non siamo noi esseri umani ma una scimpanzé.
Dai tempi di Cartesio il pensiero occidentale si basa su un principio che per secoli nessuno ha messo in dubbio: cogito ergo sum, penso dunque sono, il pensiero è ciò che ci definisce e ci differenzia dal resto della natura. Ma i confini non sono così definiti. Vanilla ce lo dimostra. E gli scienziati lo scoprono ogni giorno che passa. Pensa che proprio questa settimana è uscito uno studio sulla “voce” dei delfini: le madri usano un tono più acuto quando si rivolgono ai loro piccoli, proprio come facciamo noi quando facciamo le vocine ai bebé.
L’etologa Jane Goodall in un’intervista del 2015, a proposito degli occhi degli scimpanzé che ha studiato per tutta la vita, ha detto:
«È come se guardassi negli occhi di un essere molto vicino. Vedo una personalità, una mente. Sento che mi immergo negli occhi di qualcuno che ha molto da insegnarmi».
Ventinove anni senza cielo, per colpa nostra e delle nostre ossessioni. Ventinove anni che non ci sono mai interessati, così come non ci interessa il destino di miliardi di creature là fuori. Certo, abbiamo problemi più grandi – la fame, le guerre, i disastri – ma a Vanilla è bastato guardare il cielo per rinascere. Ora vuole passare il tempo solo all’aperto, hanno raccontato i volontari del rifugio.
A volte mi vergogno di come mi dimentico del Pianeta, di come tutti ci dimentichiamo della moltitudine di vite che lo attraversano, queste meraviglie che saltano, si agitano, si fanno spazio, si rivolgono al cielo per la prima volta e con una leggerezza infinita galleggiano nel blu.
Rifatemi vedere il video di Vanilla, al rallentatore, zoomato, in loop, mille replay per dimenticarci i nostri lamenti — e poi chiudere gli occhi e sperare. Sperare, anche solo per un secondo, di saper guardare il cielo con gli occhi dello scimpanzé.
📰 Notizie, letture, sguardi
PNIEC CONSEGNATO
L’Italia ieri ha mandato il Pniec, il piano nazionale integrato energia e clima, all’Unione europea. Alla fine il ministero dell’Ambiente è riuscito a rispettare la scadenza. Al momento, però, è stata pubblicata una breve nota stampa e il documento non è ancora disponibile per il pubblico. Dalla rapida analisi di quelle poche parole, il think tank Ecco ha giudicato negativamente i numeri disponibili:
“Emerge tuttavia che l’incremento delle rinnovabili nel sistema elettrico del 65% è ancora lontano da valori adeguati agli impegni presi dall’Italia in ambito G7 per un sistema elettrico sostanzialmente decarbonizzato al 2035. Secondo le nostre elaborazioni dovrebbe attestarsi al 76%”.
ARCOBALENO SENZA VERDE
Si è chiuso il mese del Pride. Mai come quest’anno è stato sentito, partecipato, condiviso. Ci sono state anche più critiche del solito, però, legate alla presenza sempre più massiccia di aziende, sponsorizzazioni, brand all’interno dei cortei e delle associazioni LGBTQ+. Questo articolo del Post lo racconta bene, consiglio. In Inghilterra il movimento ambientalista di Just Stop Oil ha criticato l’associazione che organizza il pride di Londra per aver accettato la sponsorizzazione della compagnia aerea United Airlnes. “La crisi climatica è la minaccia più grande per i diritti LGBTQ+, a causa del collasso sociale che provoca”, spiegano gli attivisti. Nel mondo ci sono state situazioni simili: a Washington D.C. ha sfilato Lockheed Martin, azienda che fabbrica aerei da guerra e missili; in diverse città d’Italia il Pride era sponsorizzato da Coca Cola, che da cinque anni sta in cima alla classifica dei “marchi più inquinanti al mondo”.
Questo commento, pubblicato sul Guardian, spiega il senso delle critiche e prova a trovare una sintesi: la battaglia dei diritti è unica.
NO, IL CAI NON VUOLE TOGLIERE LE CROCI DALLE MONTAGNE
Tra la scorsa e questa settimana c’è stato un gran dibattito sulle croci sulle vette delle montagne italiane, che secondo alcuni media il Club alpino italiano aveva proposto di rimuovere. Niente di tutto ciò, come ricostruisce questo articolo del Post, ma solo un’enorme montatura mediatica e politica (Salvini, Santanchè) che ha polarizzato il dibattito. La scintilla scatenante è arrivata da un articolo pubblicato su Lo Scarpone, rivista del Cai, dal suo direttore Marco Albino Ferrari, che sosteneva l’opportunità di non erigere nuove croci in cima alle montagne da qui in avanti per rispettare gli spazi naturali della montagna, ma che diceva chiaramente che non si dovrebbero rimuovere quelle esistenti. Sono intervenuti anche i collaboratori storici de Lo Scarpone che hanno mandato questa lettera aperta sulla disinformazione.
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La nuova forma di protesta di Ultima Generazione, i die-in: dei sit-in dove i manifestanti si sdraiano a terra facendo finta di essere morti. Protestavano in Via della Conciliazione, a Roma, per il processo ai due attivisti appena condannati per essersi incollati alla statua del Laocoonte ai Musei Vaticani (Corriere).
Nel 2022 abbiamo perso nel mondo un’area di foresta grande come la Svizzera (Green&Blue)
Biomasse, un’energia rinnovabile meno pulita di quanto sembra. Un bel video reportage su Internazionale.
L’unica e sola medicina per salvare i ghiacciai è la riduzione delle emissioni (Linkiesta)
Queer ed ecologiste: immaginare nuove fiabe (Domani)
Incendi in Canada: record di aree bruciate ed emissioni di carbonio (La Svolta)
📸 La mia foto preferita
Oggi parlo un sacco di animali, non me ne vorrà
che sul tema è la newsletter numero uno. Questo è una pulcinella di mare fotografata in Islanda. L’autrice dello scatto è Shane Kalyn e la sua foto è tra le 100 finaliste dei Audubon Photography Awards, premio di fotografia di volatili di ogni genere intitolato al celebre ornitologo e illustratore americano John James Audubon.💚 Grazie!
Se sei qui, vuol dire che Il colore verde ti piace davvero e ti è utile: grazie per supportare questa newsletter. Il colore verde è nato nel 2020 e lo curo io, Nicolas Lozito, friulano, 32 anni. Sono un giornalista e lavoro a La Stampa. Nel 2021 la newsletter ha vinto un premio, assegnato dal Centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici e Radio 3 Scienza.
La comunità de Il colore verde ha un bosco di 250 alberi in Guatemala, piantato da ZeroCO₂: trovi la sua storia e i suoi dati qui. Se vuoi adottare un albero anche tu da ZeroCO₂, usa il codice ILCOLOREVERDE per uno sconto del 30%.
Insegno alla Scuola Holden di Torino e al Master di giornalismo della Luiss di Roma. Tengo anche dei corsi aperti, come “Progettare una newsletter” per Holden Pro. Il nuovo ciclo è già partito, ma ti avviso quando si riapriranno le iscrizioni.
Ho curato anche tre podcast: Climateers (2021, Pillow talk), Cambiamenti (2022, Emons record), e Verde speranza (Onepodcast/La Stampa).
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Grazie della storia di Vanilla! Tiziana
Vanilla 🩵 che video incredibile!