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È tutta colpa dei ladri d'acqua
🌍 Il colore verde #151: Il decreto siccità, la denatalità italiana, i jet vietati ad Amsterdam e una storia di bidet
CIAO! E buona Pasqua.
Si avvicina la Giornata della Terra (22 aprile): ci saranno mille eventi, inizia a segnarteli in agenda. Te ne propongo già uno io: il 18 aprile facciamo un webinar con La Stampa sull’eco-ansia. Ci tengo moltissimo. È la prima volta che il nostro giornale discute dell’argomento con i suoi lettori. “Parliamo di… eco-ansia” è pensato per chi ha idee, dubbi, quesiti sul tema: si possono mandare domande che poi affronteremo in diretta, ma anche registrarsi per partecipare in video. Qui il link e tutte le informazioni (bisogna essere abbonati al sito de La Stampa).
Va bene partiamo, menù:
💧 Alla fine è arrivato il decreto siccità
👶 La denatalità e le morti premature per il clima
🛩️ L’aeroporto di Amsterdam vieta i jet privati
🧻 Un bidet salverà il mondo?
💧 Il governo e la siccità non vanno d’accordissimo: cosa dice il nuovo decreto
Finalmente giovedì è arrivato il decreto siccità, che il governo Meloni aveva annunciato già a marzo. In punti:
• Istituita una cabina di regia, che fa capo al ministro Matteo Salvini.
• Entro un mese arriverà la nomina del commissario straordinario nazionale.
• In questo primo mese verranno individuati gli interventi urgenti da sbloccare.
• Viene istituito un regime semplificato per le procedure di progettazione e realizzazione delle infrastrutture idriche, anche per gli impianti di desalinizzazione.
• Individuate queste possibilità per aumentare la resilienza del sistema idrico: l’aumento dei volumi utili degli invasi; la possibilità di realizzare liberamente vasche di raccolta di acque meteoriche per uso agricolo entro un certo volume; il riutilizzo delle acque reflue depurate per l’irrigazione.
• Multe fino a 50 mila euro “per chi estrae e utilizza acqua pubblica senza autorizzazione”.
Questo ultimo punto è stato particolarmente criticato. Perché sembra il più specifico in una sfilza di idee burocratiche che rischiano di non smuovere davvero le cose. Come scrive Cesare Treccarichi su Today: «E così il governo fermò la siccità con le multe». Una finta soluzione per un governo che sembra rispondere ai problemi con multe e i divieti, una sorta di pensiero magico law and order dove tutto si può controllare, basta volerlo con fermezza. Vietiamo i rave, arrestiamo gli attivisti, multiamo i ladri d’acqua.
Nel frattempo però, con o senza ladri d’acqua, continua a non piovere. L’Irpi-Cnr ha certificato che la situazione è peggiore del 2022, soprattutto per la Pianura Padana e il Piemonte. In Lombardia è stata rinviata l’irrigazione dei campi, con l’obiettivo di fare scorta per i prossimi mesi critici.
A Novara un risicoltore, Luca Rizzotti, ha tracciato sui suoi campi un messaggio disperato: SOS H₂O. I fotografi Michele D’Ottavio e Mauro Ujetto l’hanno immortalato in uno scatto che secondo me, come ho scritto su La Stampa, vale più di mille proteste per l’ambiente.
👶 Facciamo sempre meno figli. Serve all’ambiente?
Oggi Repubblica titola in prima pagina “Più morti per il clima” e dedica all’argomento le pagine 2, 3 e 4. Cosa significa? Significa che aumentano le morti dei soggetti fragili, anziani soprattutto, per ragioni climatiche. L’Istat, per la prima volta, nel suo rapporto sulla popolazione italiana, inserisce il clima tra le cause di morte. In Italia il picco dei decessi totali si è registrato nei mesi più caldi – luglio e agosto, che negli ultimi anni sono più caldi del solito – e in quelli più freddi – dicembre e gennaio.
Ovviamente non tutto è clima. Ci sono tanti aspetti che si intrecciano. L’aspettativa di vita in Italia è salita a 82,6 anni. L’età media 46,4 anni. Ci sono 4,5 milioni di over 80 in Italia, il 7,7% della popolazione. 22 mila ultracentenari, un numero triplicato in soli due decenni. Nel 2022 sono morte 713 mila persone e sono nati appena 393 mila bambini. Per la prima volta scendiamo sotto la soglia dei 400 mila nuovi nati.
Elon Musk ha commentato il dato dicendo: “L’Italia sta scomparendo” (perché Elon Mask è come Osho, ha sempre una parola su tutto). Che è in parte vero, se la denatalità non viene bilanciata con i flussi migratori. Come mi ha segnalato il mio amico Davide Battisti, c’è tutto un filone di ambientalisti che festeggiano la notizia del crollo demografico italiano, come si legge per esempio tra i commenti di questo post Instagram.
«MENOMALE», «Siamo già troppi», «Il Pianeta non ha spazio per tutti». Ecc. Come ho già spiegato in questa puntata è una fallacia logica pensare che il problema sia l’essere umano in sé e non il suo comportamento o il suo ruolo nella società. Vale il dato di Oxfam: l’1% più ricco del pianeta genera il doppio delle emissioni del 50% più povero. 80 milioni di persone emette il doppio dei gas serra di 4 miliardi di persone. A me pare che lo squilibrio sia talmente forte da far saltare qualsiasi ragionamento sulla sovrappopolazione vista solo in termini numerici.
🛩️ Jet vietati all’aeroporto di Amsterdam
Piccola grande vittoria verde. L’aeroporto di Amsterdam Schiphol, uno dei più grandi d’Europa, ha annunciato che abolirà i voli notturni e vieterà i jet privati entro il 2025, per limitare le emissioni di gas serra e l’inquinamento acustico intorno all’aeroporto.
Lo scorso novembre gli attivisti di Greenpeace, Extinction Rebellion e altre associazioni avevano bloccato la pista dei jet dell’aeroporto olandese proprio per protestare contro i voli privati. «I jet privati sono la forma di trasporto più inquinante che esista» ha spiegato Federico Spadini di Greenpeace Italia commentando la notizia.

Greenpeace ha calcolato che nel 2022 i voli dei jet privati in Europa sono più che raddoppiati rispetto all’anno precedente, con emissioni di CO₂ pari a quelle di 555 mila residenti in Europa. Si stima che circa un volo privato su 10 in Europa sia partito dall’Italia.
→ Se vuoi approfondire il tema consiglio sempre il profilo Instagram o Twitter di Jet dei Ricchi, che qualche mese fa erano anche ospiti di una puntata di Verde speranza, Cattivissimo jet.
🧻 Il bidet salverà il mondo (credono gli americani, che non lo usano)
Questa storia devo raccontartela. Al Washington Post qualche mese fa hanno deciso di inaugurare una rubrica di “climate advice”, consigli climatici. Di recente hanno affrontato l’argomento bidet. Arrivando a questa conclusione: Un bidet salverà il Pianeta. Negli ultimi anni la vendita del sanitario sta crescendo più o meno in tutto il mondo. Tranne che in America. Ma possedere un bidet – spiega il quotidiano americano – è tra gli atti più ambientalisti che si possano compiere. Questo perché ogni statunitense in media consuma 24 rotoli di carta igienica all’anno. Tre volte in più della media europea.
Immagino che
della newsletter , che è molto bravo a fare satira climatica, potrebbe farci ore di ironia su questa storia. Anzi, aspettiamo il suo intervento!Lo ascolti mai Verde speranza, un podcast quotidiano per affrontare l'eco-ansia? Lo trovi su qualsiasi piattaforma. Qui una bella puntata di questa settimana:
📰 Notizie, letture, sguardi
Sugli agnelli e la Pasqua vale sempre il pensiero di Lisa Simpson. Lo racconta molto bene la onlus Essere Animali.
Il disastro ambientale nelle Filippine per il rovesciamento di una petroliera (Il Post)
Il Parlamento europeo vuole introdurre il reato di ecocidio (Lifegate)
La guerra del governo italiano contro gli attivisti del clima è cominciata (Domani)
La petizione di Green & Blue per chiedere al calcio italiano di indossare la “fascia per il clima” il prossimo 22 aprile (Repubblica, Change.org)
Gli effetti invisibili della crisi climatica: nel mondo rischiano di scomparire 577 lingue (Altreconomia)
Un’immagine che ti farà felice da qui alla prossima settimana? Una foglia d’erba vista al microscopio. Sembra ridere. È una foto di qualche anno fa, ma sta tornando a circolare sui social.
Se vuoi sapere cosa sono quei sorrisi, o come leggere in maniera scientifica l’immagine, qui uno schemino.
Cos’è il Sentiero Italia, l’alta via che attraversa tutte le regioni (Il Post)
📸 La mia foto preferita
Un cucciolo di lince iberica, che si lecca i baffi dopo aver bevuto da una pozza d’acqua dell’area naturale del Peñalajo, Castiglia-La Mancia. Mi piace perché è piccolo ma allo stesso tempo si vedono già le zampe enormi, le orecchie lunghe. Lo scatto di Antonio Liebana proviene da una gallery di immagini di animali realizzate da grandi professionisti della fotografia.
💚 Grazie!
Se sei qui, vuol dire che Il colore verde ti piace davvero e ti è utile: grazie per supportare questa newsletter. Il colore verde è nato nel 2020 e lo curo io, Nicolas Lozito, friulano, 32 anni. Sono un giornalista e lavoro a La Stampa. Nel 2021 la newsletter ha vinto un premio, assegnato dal Centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici e Radio 3 Scienza.
La comunità de Il colore verde ha un bosco di 250 alberi in Guatemala, piantato da ZeroCO₂: trovi la sua storia e i suoi dati qui.
Ho curato anche tre podcast: Climateers (2021, Pillow talk), Cambiamenti (2022, Emons record), e Verde speranza (Onepodcast/La Stampa).
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È tutta colpa dei ladri d'acqua
La lince, mi si scioglie il cuore 💓
In cantiere ✍🏼 coi Sebach, tra l’altro