Compiti per le vacanze | Parte 2 con Storie Sfuse
🌍 Il colore verde #61: Cinque esperimenti per una vacanza più sostenibile, dal riordino alla sfida della valigia low waste
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👋 C I A O! Ma lo sai che lunedì inizia l’estate? Abbassa la mascherina e vai a respirare il profumo dei fiori (ma intendilo come metafora se sei allergicə al polline come me!).
Due settimane fa ho chiesto al Club dei Cerca-cose un manualetto di attività estive e “verdi” da fare con bimbe e bimbi. Come promesso, torno oggi alla carica con la Parte 2 dei “compiti per le vacanze”, questa volta intendendo vacanze nel senso di… ferie.
Per i nuovi spunti ho chiamato in soccorso Storie Sfuse: un gruppo di quattro giovani donne milanesi che da ormai più di due anni racconta la sostenibilità su Instagram (qui il profilo). Forse le conosci, forse no e in caso ti consiglio di recuperare.
Anna Milani, Anna Meda e le sorelle Milena e Marica Maifredi. Tutte con poco meno di trent’anni, vivono e lavorano nel milanese: una logopedista (Milena), le altre tre service designer.
A me piacciono molto perché, in quella giungla di wannabe influencer green che è diventata Instagram, il loro modo di comunicare è convincente e ben bilanciato: nel loro percorso sostenibile le migliori intenzioni trovano sempre compromessi positivi con le complicazioni della vita.
Sono quattro amiche che hanno unito forze e intenti e che raccontano piccoli esperimenti quotidiani, o cambi di abitudini, nuovi prodotti o ricette: la missione è riuscire a fare tutto un po’ meglio, e un po’ più “verde”, anche quando c’è poco tempo.
Storie Sfuse è un progetto che vive molto online. Quando ho chiesto quale fosse il loro contenuto o il format che funziona di più mi hanno risposto chiaro e tondo: «i messaggi privati, perché chi ci segue ci chiede consigli, oppure ci manda opinioni, e riusciamo a creare un rapporto umano, seppur virtuale». Ecco perché Storie Sfuse ora vuole fare più incontri dal vivo: il primo dove puoi trovarle, se sabato prossimo sei a Milano, è questo swap party organizzato da TerraLab onlus.
Intanto, ecco i loro cinque “compiti per le vacanze”.
1. Compensa le tue emissioni
Andare in vacanza spesso significa allontanarsi da casa: questo può comportare l’utilizzo di mezzi di trasporto “pesanti” in termini di emissioni di gas serra (auto, aereo, nave). Se questa situazione ti pesa, abbiamo una proposta.
Per controbilanciare il tuo impatto, puoi compensare le emissioni di CO2 derivanti dal tuo viaggio. Un sito che ti consigliamo di utilizzare è myclimate.org: potrai inserire le informazioni relative al tuo viaggio e il sito calcolerà le emissioni corrispondenti. A quel punto, potrai compensare le tue emissioni finanziando un progetto di innovazione sociale e/o ambientale a tua scelta tra quelli proposti.
2. Scegli bene la tua meta
Oltre al viaggio, anche la destinazione può essere sostenibile.
E c'è davvero un mondo da scoprire: dalle gite in giornata alle fattorie didattiche, all’apiturismo, alle strutture turistiche sostenibili. Se l’argomento ti interessa, puoi approfondire leggendo questa intervista a Teresa Agovino (amica, ingegnere ambientale, esperta di turismo sostenibile) oppure cercare direttamente delle soluzioni su ecobnb.it.
3. Prova un’alimentazione vegetale
Pic-nic, gite e scampagnate: l'estate è la stagione giusta per sperimentare un’alimentazione più vegetale, amica della salute e del pianeta. Quali alternative hai al panino col prosciutto? E il piatto tipico di questo periodo, l’amata/odiata insalata di riso, come può essere ripensata in chiave vegetale? Se hai qualche dubbio, puoi trovare ispirazione seguendo questi profili che a noi piacciono molto: Cucina Botanica, Italia Plant Based e Il Goloso Mangiar Sano.
Già segui uno stile di alimentazione vegetale? Ottimo! Cosa ne dici di provare a coinvolgere qualcuno intorno a te? Insieme potreste sperimentare una nuova ricetta, da aggiungere alle vostre preferite!
4. Prepara una valigia low waste
La preparazione dei bagagli è un tipico momento bipolare: da un lato significa che la partenza è imminente (yay!), dall’altro far entrare tutto in poco spazio è snervante.
Anche questa occasione, però, può farti riflettere sul tuo impatto. Shampoo, bagnoschiuma, dentifricio, creme e saponi possono essere sostituiti con alternative solide, plastic free e multiuso (tre delle nostre parole preferite!). Spazzolino con testina intercambiabile, dentifricio in pastiglie in confezione riciclabile, filo interdentale compostabile, shampoo e saponi solidi, sono solo alcuni dei prodotti che possono entrare a far parte di una routine di viaggio (ma non solo!) minimal, poco ingombrante e a basso contenuto di plastica.
Se vuoi curiosare, qui trovi la nostra raccolta di prodotti per la cura della persona low waste, ovvero che generano pochi rifiuti.
5. Sperimenta il decluttering
E se nel fare la valigia dovessi renderti conto di essere circondatə da troppi oggetti, che ne diresti di dedicarti ad un po’ di sano decluttering, ovvero l'arte di liberarsi dal superfluo? Potresti approfittare del tempo a disposizione che le vacanze offrono per liberare la tua casa da tutti quegli oggetti inutilizzati che riempiono armadi e credenze.
Al di là dei vestiti, tanti altri oggetti possono essere passati al vaglio per riscoprirne l’effettiva utilità (o inutilità). E se qualcosa non ti serve più, cerca su Facebook il gruppo di scambio usato più vicino a te, non resterai delusə.
Noi per esempio siamo iscritte al gruppo “Quello che non serve a me, può essere utile a te” attivo soprattutto nella zona dell'hinterland milanese, ma ne trovi molti altri!
E tu hai idee per l’estate? Condividile con me o, perché no, direttamente con loro!
🍀 Iniziative verdi
Parte oggi la campagna di citizen science “ReATTIVI”: un progetto di monitoraggio partecipato per capire l’inquinamento di aria, acqua e terra di alcune zone di Roma. Organizzata dall’associazione A Sud.
A Base, centro culturale di Milano (zona Tortora) ha inaugurato la settimana scorsa un festival artistico chiamato Farout: tra le tante cose in mostra anche Gaia, un gigante globo creato dall’artista Luke Jerram e messo al centro di una piccola foresta indoor. Insomma: se sei da quelle parti non puoi perdertela.
🔖 Segnalibri
Forse abbiamo passato il punto di non ritorno nell’Artico, dice lo scienziato a capo della più importante spedizione al Polo Nord. Su il Post.
“Perché la rivoluzione verde in Germania sarà rinviata”. Un’analisi molto interessante sul partito verde tedesco, fino a poco fa largamente in vantaggio nei sondaggi. Wolfgang Münchau sul Corriere.
Le mappe della siccità nel West americano, rosse più che mai quest’anno: le ha raccontate in un bel pezzo di datajournalism il NY Times.
I fiumi “respirano” ed emettono anch’essi una porzione di CO2: un nuovo studio pubblicato su Nature spiega nel dettaglio, per la prima volta, come.
A proposito di litio &Co.: “il costo invisibile della corsa alle rinnovabili”. Sul Guardian.
Uno studio ha analizzato i materiali di 10.000 vestiti venduti online (su Asos e siti simili): beh, il 49% era fatto interamente di plastica vergine; l’1% di plastica riciclata; il rimanente di altri materiali (cotone &Co.). Sul Guardian.
La newsletter “Il Climatariano” di Tommaso Perrone questa settimana parla dell’Oleodotto Keystone XL, progetto USA finalmente abbandonato, e spiega i tanti motivi percui è una buona notizia.
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