Come superare la polarizzazione climatica
🌍 Il colore verde #174 Le politiche per l'ambiente dividono sempre di più. Nel frattempo l'Italia torna a parlare seriamente di nucleare
Eccomi, ciao!
Arrivo in ritardo come l’equinozio d’autunno.
CINQUE ESSENZIALI — Estinzioni velocissime, ghiacciai che ci salutano, aria inquinata, nucleare in Italia, un fuoristrada a energia solare
IL FOCUS — La polarizzazione climatica fa male all’ambiente
TUTTO IL RESTO — Le nuove foglie dell’albero hawaiano, Fridays torna in piazza, i ranger del clima
5️⃣ ESSENZIALI
🐦 Stiamo eliminando interi rami dell’albero della vita
Le estinzioni avvengono più o meno da quando esiste la vita sul nostro pianeta. Ma l’impatto dell’uomo ha accelerato il processo a un tasso senza precedenti. Secondo uno studio appena pubblicato su Pnas, la rapidità con cui le specie si estinguono è 35 volte superiore a quella registrata in media nell’ultimo milione di anni. In 500 anni abbiamo portato all’estinzione un numero di generi animali che avrebbe impiegato 18 mila anni a sparire per cause naturali. Sono andati estinti due ordini, 10 famiglie, e 73 generi di essere viventi. “Una mutilazione dell’albero della vita”, spiegano gli scienziati (Green&Blue).
🧊 Il “Glacier loss day”: il giorno del punto di non ritorno dei ghiacciai
Ti ricordi l’Overshoot day, il giorno dell’anno in cui l’umanità termina virtualmente le risorse rinnovabili del Pianeta e da quel momento va “a debito”? Gli scienziati ora propongono l’introduzione di un nuovo termine: il Glacier loss day. Il giorno in cui un ghiacciaio termina i suoi accumuli invernali e inizia a perdere più acqua di quanta ne abbia raccolta nei mesi precedenti.
La proposta arriva da chi studia da anni il ghiacciaio del Hintereisferner, in Tirolo. Gli scienziati hanno indicato il 23 giugno 2022 come il punto di non ritorno per il ghiacciaio tirolese. Tutta l’acqua accumulata nell’inverno precedente era già andata perduta a soli due giorni dall’inizio dell’estate. Lo studio relativo all’anno scorso è stato appena pubblicato su The Cryosphere. Da quando prendono le misure il Glacier loss day non era mai caduto così presto. Solo nel 2021 e nel 2020 era ad agosto, mentre nei precedenti record negativi del 2003 e del 2018 era fine luglio. Quest’anno, visto il caldo eccezionale, potrebbe andare ancora peggio: lo scopriremo con i calcoli dei prossimi mesi.
→ Scioglimento dei ghiacciai, il 2022 è stato l’anno dei record (mio su La Stampa)
→ L’era dei ghiacciai bollenti, per fermare la fusione riduciamo le emissioni (sempre mio su La Stampa)
Ps. Lunedì ho partecipato a una tavola rotonda sul futuro della montagna e dei ghiacciai organizzata da Fondazione Courmayeur e Fondazione Montagna Sicura. Si teneva a 2300 metri sul Monte Bianco (ma siamo saliti fino a 3600 metri — io ero in giacca e cravatta come mostro in questo video). Un’occasione di dibattito e di pensiero che dovrebbe presentarsi più spesso: i ghiacciai sono i canarini della miniera del cambiamento climatico. Il loro stato di salute è il primo campanello d’allarme, ma da anni non lo ascoltiamo.
😮💨 Il 98% degli europei respira aria troppo inquinata
Sappiamo che l’aria è inquinata oltre ogni limite di sicurezza. Ce lo ripetiamo periodicamente, ora anche il Guardian mette il carico pubblicando un’inchiesta ripresa da tutti i giornali europei.
Secondo i dati raccolti dal Guardian, il 98% della popolazione europea respira aria tossica. Tutto il continente europeo a causa dell’inquinamento atmosferico si trova nel pieno di una «grave crisi di salute pubblica». Due terzi degli europei vivono in aree in cui la qualità dell’aria è più del doppio delle linee guida dell’Oms. La situazione peggiore in Macedonia del Nord, nell’est Europa e… in Italia. Nella gran parte della Pianura Padana, la situazione è gravissima, con i livelli medi di particolato che si mantengono intorno al quadruplo rispetto al massimo consentito dall’Oms.
→ Perché continuiamo a votare chi ci uccide di inquinamento? (George Mobiot)
→ Cosa si può fare per combattere il problema? (Guardian)
☢️ Si torna a parlare di nucleare in Italia
Giovedì si è riunita per la prima volta la Piattaforma Nazionale per un Nucleare Sostenibile (Pnns), un gruppo di lavoro voluto dal ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin. La Piattaforma unisce aziende energetiche, istituti di ricerca, associazioni ed enti della filiera. È nata dopo che lo scorso maggio il Parlamento ha approvato una mozione per impegnare il governo a sostenere la ricerca tecnologica su fusione e fissione nucleare e a informare correttamente i cittadini su tali tecnologie. Secondo la maggioranza di governo, il nucleare è una valida alternativa per la decarbonizzazione.
Riporto le parole di Fratin: “non si tratta evidentemente di proporre il ricorso in Italia alle centrali nucleari di grande taglia della terza generazione, ma di valutare le nuove tecnologie sicure del nucleare innovativo quali gli Small Modular Reactor (SMR) e i reattori nucleari di quarta generazione (AMR)” (SkyTg24). Queste proposte, agli occhi di Fratin, superano i no dei due referendum che hanno bloccato il nucleare in Italia. Il ministero ha dato sei mesi per creare una roadmap per i prossimi passi.
→ Potenzialità, dubbi e tempi del nucleare di quarta generazione (Linkiesta)
→ Pichetto Fratin balbetta di un nucleare diverso ma sbaglia: il governo ha la testa all’indietro (Osservatorio sulla transizione ecologica)
🚘 L’auto a energia solare senza colonnine di ricarica
Esercizi di futuro: parliamo spesso di auto elettriche, dei loro pro e delle loro complicazioni, ma continuiamo a immaginarle come classiche auto ma con un motore diverso.
Non sarà per sempre così, e questo prototipo ci aiuta a capire dove può portarti l’innovazione. “Stella Terra” è un modello di fuoristrada realizzato da un gruppo di studenti specializzandi del Solar Team di Eindhoven, in Olanda. Si tratta di un auto dal design minimale ma omologato per poter viaggiare su strada. È ricoperto di pannelli solari e ha una batteria che permette un’autonomia di 630 chilometri (Rinnovabili.it).
Il fuoristrada non ha bisogno di colonnine di ricarica, quindi può funzionare anche in zone prive di infrastrutture elettriche: dalle sperdute campagne ai villaggi del Centrafrica. Una macchina “pulita” e versatile, che viaggia a un massimo di 140 km/h, ma che soprattutto anticipa le tecnologie che saranno disponibili in futuro. Il Solar Team di Eindhoven negli scorsi anni ha sviluppato diversi modelli di auto a pannelli solari, dal camper alla station wagon. Qui tutte le loro creazioni, in attesa di investitori che possano produrle su larga scala.
🔎 IL FOCUS: Polarizzazione climatica
Tutti i sondaggi del mondo ormai mostrano come la stragrande maggioranza della popolazione capisca l’importanza della questione ambientale e climatica. Ma quando la questione diventa politica, spesso il consenso si dirada, nonostante gli sforzi di molti partiti verdi, che provano a rendere universale e condiviso il problema.
Il Financial Times ha pubblicato un pezzo dal titolo “Come gli obbiettivi di neutralità climatica siano diventati una questione elettorale in tutto il mondo” (💡per leggere gratis gli articoli del FT, cerca il titolo inglese dell’articolo su Google News e aprilo da lì). Il giornale inglese spiega come il clima sia un argomento sempre più centrale, e quindi soggetto a iper-polarizzazione e divisioni. Le forze conservatrici tendono a usare la retorica anti-verde che viene quasi sempre ripagata con successi elettorali. Le tesi più vincenti e frequenti sono quelle che criticano le politiche ambientali perché impongono scelte difficili, costi elevati di transizione, obiettivi anticipati rispetto agli altri Paesi che inquinano senza porsi il problema (il tipico “e allora la Cina?”). Il Ft fa l’esempio della popolarità del cancelliere tedesco Olaf Scholz: “la proposta di vietare le caldaie a gas è stata vista dagli analisti come un fattore chiave del declino della popolarità della coalizione di governo di Olaf Scholz e di un aumento del sostegno all’estrema destra AfD”.
In un periodo di instabilità economica come quello che stiamo vivendo, con l’inflazione cresciuta rapidamente, le politiche climatiche sono viste come un lusso imposto dai ricchi che si ripercuote sulle classi più povere. Proprio in questi giorni la Germania ha approvato un disegno di legge per ridurre i consumi energetici in tutti i settori, una scelta che potrebbe essere vista con fastidio dall’elettorato.
In Regno Unito sta succedendo l’opposto: il premier Rishi Sunak, conservatore, ha annunciato una brusca frenata alla transizione, posticipando diversi obiettivi, proprio per riuscire a ottenere un consenso popolare più ampio in vista delle elezioni 2024.
Non è un caso che in Usa il pacchetto di interventi ambientali e climatici voluti da Biden e finalmente approvati l’anno scorso dopo infiniti negoziati abbiano preso un nome slegato dal clima (Inflaction reduction act) e sia incentrato su incentivi e bonus piuttosto che divieti e imposizioni. In questo modo le frizioni sono minori ed è più probabile ottenere i risultati sperati.
Morale? In futuro vedremo sempre più scontri politici sulle agende verdi dei Paesi e delle organizzazioni internazionali. A partire dalle elezioni Europee del prossimo anno, il Green deal della Commissione europea sarà attaccato da tutti i lati. Non abbiamo ancora visto niente. I politici ambientalisti (e in realtà tutti noi) hanno due strategie per superare l’ostacolo: possono persuadere positivamente sottolineando incentivi e benefici che partono dal basso; oppure svelare le trame anti-futuro di chi critica la transizione ecologica e accettare la lotta nel fango comunicativa che ne deriva.
→ Bill Gates afferma che le politiche climatiche basate sulla “forza bruta” non funzioneranno (Ny Times)
→ La carbon tax globale è una soluzione logica ma difficile da applicare (Ferdinando Cotugno su Linkiesta)
#️⃣ IL NUMERO: 50
50
le piogge intense che hanno colpito la Libia causando il crollo di due dighe e più di 10.000 morti sono state rese 50 volte più probabili dal cambiamento climatico. Il dato è frutto di uno studio rapido di attribuzione svolto dal World Weather Attribution, un gruppo di ricercatori internazionali che studia il rapporto climate change—eventi meteo estremi.
👀 VISIONI LATERALI
Shein, il lato oscuro del re del fast fashion (Corriere)
Peste suina, cosa sta succedendo in Lombardia e perché vengono uccisi anche i maiali liberati (Lifegate)
In Usa arrivano i “ranger del clima”, gli American climate corps (Greenreport)
L’acqua del Po va gestita insieme, da Vercelli alla Romagna. Siccità. Un paese alla frontiera del clima, il nuovo libro di Giulio Boccaletti, direttore scientifico del Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (Il Post)
Ti ricordi l’albero di banyan di Lahaina, nelle Hawaii, sopravvissuto agli incendi che hanno devastato l’isola di Maui? Era rimasto in piedi nonostante fosse carbonizzato, ora sono spuntate le prime foglie, un bellissimo segno di speranza. Qui il video.
Becchi più grandi e nuove rotte migratorie: così gli uccelli si adattano alla crisi climatica (Green&Blue)
A New York si è tenuta la Climate Week, si è trasformata in una sorta di Burning Man per ambientalisti geek (NY Times)
Perché chi protesta per il clima dovrebbe unirsi ai cicloattivisti (e viceversa) (Linkiesta)
Resistenza climatica: Fridays For Future nelle piazze d’Italia l’8 ottobre (FFF)
📸 LA MIA FOTO PREFERITA
La foto vincitrice dei Black and White Photography Awards: un babbuino Gelada che sembra il ritratto di uno scrittore tormentato degli anni trenta.
💚 GRAZIE!
Se sei qui, vuol dire che Il colore verde ti piace davvero e ti è utile: grazie per supportare questa newsletter. Il colore verde è nato nel 2020 e lo curo io, Nicolas Lozito, friulano, 32 anni. Sono un giornalista e lavoro a La Stampa. Nel 2021 la newsletter ha vinto un premio, assegnato dal Centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici e Radio 3 Scienza.
La comunità de Il colore verde ha un bosco di 250 alberi in Guatemala, piantato da ZeroCO₂: trovi la sua storia e i suoi dati qui. Se vuoi adottare un albero anche tu da ZeroCO₂, usa il codice ILCOLOREVERDE per uno sconto del 30%.
Insegno alla Scuola Holden di Torino e al Master di giornalismo della Luiss di Roma. Tengo anche dei corsi aperti, come “Progettare una newsletter” per Holden Pro. Il prossimo ciclo parte il 4 novembre. Con il codice ILCOLOREVERDE sconto del 10%.
Ho curato anche tre podcast: Climateers (2021, Pillow talk), Cambiamenti (2022, Emons record), e Verde speranza (Onepodcast/La Stampa).
Se vuoi darmi una mano:
• Condividi la puntata via mail o sui social. Se lo fai su Instagram, taggami: nicolas.lozito.
• Considera una donazione. Mi aiuteresti a sostenere questo progetto editoriale. Puoi donare su DonorBox o Paypal.
Ma che bella notizia quella di "Stella Terra": un altro pezzettino sulla strada della riconversione energetica del mondo.