Il clima alle elezioni americane: i piani di Trump e di Harris a confronto

🌱 Trump negazionista, Kamala cauta e silenziosa su un tema diventato polarizzante. Ma gli Usa non sono mai stata così tanto colpiti dai disastri climatici

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Autunno caldo in America. Dal punto di vista politico, certo, ma anche climatico. Con tutta probabilità novembre negli Stati Uniti sarà uno dei più caldi mai registrati. Temperature record, incendi, ma anche uragani e alluvioni che non lasciano dubbi sulla gravità della crisi climatica. Eppure, nella corsa presidenziale del 2024, il cambiamento climatico sembra un tema secondario per i candidati. Da un lato, Donald Trump, che ha più volte definito il riscaldamento globale una “bufala”, ignora del tutto la questione, preferendo parlare di auto e dazi. Dall’altro, Kamala Harris, pur riconoscendo la gravità del problema, non approfondisce, temendo forse di polarizzare gli elettori in stati chiave. Ma cosa possiamo aspettarci dai loro programmi elettorali?

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Il contesto

Gli Stati Uniti sono il secondo maggior emettitore di gas serra al mondo, subito dopo la Cina. Secondo i dati del Global Carbon Project, le emissioni annuali degli Stati Uniti costituiscono circa il 14% delle emissioni globali. Ma a livello storico, il Paese è responsabile di oltre un quarto delle emissioni totali dall'era preindustriale, rendendolo il maggior responsabile storico della crisi climatica. Con un ruolo così rilevante, le decisioni prese da chi guiderà gli Stati Uniti avranno un impatto globale.

Come ricorda Tim Benton, direttore dell’Environment and Society Centre: