Rosario Esposito La Rossa: l'audacia della Scugnizzeria
🌍 Il colore verde #38. La storia di Rosario Esposito La Rossa, scrittore ed editore napoletano classe 1988, vincitore del premio “Ambientalista dell'anno”
Sotto l’insegna della Scugnizzeria – “la Piazza di spaccio di Libri”, l’unica libreria a Scampia, quartiere a nord Napoli noto nell’immaginario collettivo per il degrado, la droga e la mafia – c’è una scritta: «Sognare il sogno impossibile». È il primo verso di una poesia di Cervantes tratta dal Don Chisciotte.
L’hidalgo napoletano che l’ha voluta lì si chiama Rosario Esposito La Rossa. Classe 1988, non bastano le righe per tracciarne i tratti biografici e i suoi mille mestieri: scrittore, imprenditore, editore, istruttore, educatore. Si presenta al mondo nel 2007 quando pubblica la raccolta di racconti “Al di là della neve”, sulle vittime innocenti della Camorra, fra queste suo cugino Antonio Landieri, disabile venticinquenne, ucciso durante una faida. Nello stesso anno fonda un'associazione culturale – Vodisca – e poco dopo, per l’abbandono dei vecchi proprietari, rileva la casa editrice Marotta&Cafiero, che fa trasferire dalla ricca Posillipo a Scampia, rilanciandola «alzando l’asticella», come mi ha spiegato al telefono giovedì pomeriggio.
Nel 2016 Mattarella lo nomina Cavaliere dell’Ordine al Merito. Nel 2017 arriva La Scugnizzeria. Ricordo molto bene la sua storia: all’epoca lavoravo a La Stampa e la mia collega e amica Camilla Cupelli gli dedicò un articolo. La Scugnizzeria non è solo una libreria: è un teatro, un laboratorio, è un centro culturale, «un luogo dove la porta è sempre aperta». Qui è nata l’idea del “libro sospeso”, ispirato al celebre gesto napoletano del caffè sospeso, dove chi può dà e chi ha bisogno prende. All’interno della Scugnizzeria c’è anche un “Ospedale dei libri” per riparare i volumi destinati al macero.
Qualche settimana fa, poi, Rosario La Rossa ha ricevuto il premio “Luisa Minazzi – Miglior ambientalista dell’anno” assegnato da Legambiente. «Non me lo aspettavo proprio: ero il più giovane tra i candidati e quello con minori credenziali». Eppure il riconoscimento è meritatissimo. Le ragioni sono tante.
A partire dalla scelta, fatta già 10 anni fa, di stampare tutti i libri della sua casa editrice in materiali a impatto zero. «Sono biolibri. La carta è vera carta riciclata, al 100%. È spazzatura che torna a vivere. Con le sue imperfezioni, o come dico io, con la sua storia, perché tutto ha una storia. Gli inchiostri sono biodegradabili e non inquinanti; la colla non ha plastiche. Una produzione tutta locale», mi spiega. E aggiunge: «Sono scelte che costano, ma che ripagano a lungo termine: abbiamo salvato 700 alberi, risparmiando anche acqua al lago Patria e energia elettrica».
«Iniziare da dietro casa, dalle cose che faccio, per imprimere una cultura del rispetto dell’ambiente per me è determinante. La stessa parola “Scampia” significa un “non campo”: oggi è una distesa di cemento. Quando ho iniziato a fare l’editore, poi, erano gli anni della grande crisi dei rifiuti: la nostra zona è tristemente nota come la “Terra dei fuochi”. Sento necessario declinare in tutto quello che faccio una reale idea di ecologia».
Oltre ai “biolibri” («da presidente dell’Associazione Campana Editori chiederò alla Regione che obblighi o incentivi la stampa su carta riciclata al 100%»), La Rossa e la sua squadra offrono laboratori per bambini per fare la carta («Mostriamo le fibre al microscopio e diciamo loro: questo albero è nato prima di tua mamma»), gestiscono dei terreni per orti e fattorie didattiche, e si occupano dei prodotti a chilometro zero “Made in Scampia”.
Rosario usa una parola: “totalizzante”. «Bisogna curare ogni cosa e uscire dalla logica dell’arrangiarsi. A tutto e tutti deve essere offerta una seconda chance. Rifiuto l’idea dell’obsolescenza programmata».
Da non molto lo scrittore ha scoperto di avere una forma rara di cancro. «Un regalo della Terra dei Fuochi. Io lo chiamo il Drago e mi piace dire che, non essendoci cure per abbatterlo, ora lo sto cavalcando». Gli chiedo dove trova tutta questa energia, così contagiosa, così focalizzata.
«Ho vissuto una delle peggiori infanzie e adolescenze dell’umanità. Ho abitato in un palazzo dove si spacciava, in un contesto iper-bullizzato, camorrista, in cui fai parte di un clan solo perché vivi in certi palazzi. Ho visto mio cugino morire. Cos’è la Scugnizzeria se non ciò che avrei voluto fare e non ho potuto? Prendo ispirazione da quella rabbia, da quel vuoto, per dare ai giovani quelle possibilità, per dare a mia figlia una parte di mondo migliore. Sarei potuto andarmene da qui: ma solo se resti e fai, cambi le cose».
Qualche giorno fa La Rossa ha annunciato due importanti novità: a maggio uscirà in esclusiva per la Marotta&Cafiero un libro di Stephen King, Guns (un saggio sulle armi in USA), mentre già da ora tutti i libri della casa editrice verranno distribuiti dalla rete di Mondadori. Saranno presenti e visibili in molte librerie d’Italia. Cercali, quando giri tra gli scaffali. Li riconosci perché in basso a destra hanno un angolo tagliato, che rimanda a una frase presente su tutti i volumi: «Per completare questo libro c’è bisogno che qualcuno immagini quello che non c’è».
È ancora più bella della frase di Cervantes. Per completare questo sogno impossibile c’è bisogno che qualcuno immagini quello che non c’è.
Tre segnalazioni di lettura:
A proposito di Don Chisciotte: la storia molto tenera del poeta che gira Manatthan per togliere i sacchetti di plastica dai rami degli alberi.
La carne artificiale – anzi “bioallevata” – sta arrivando, scrivono su Internazionale.
Il costo dei danni degli eventi climatici estremi è aumentato del 24% tra 2019 e 2020, fa sapere la compagnia assicurativa Munich RE, per un totale di 210 miliardi di dollari. Come tutto il recovery plan italiano.
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