🌍 Come fare una vacanza più sostenibile
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Come fare una vacanza più sostenibile
Le immagini di oggi sono miniature di Tanaka Tatsuya, artista giapponese che amo tantissimo (qui il suo profilo Instagram)
Per questa settimana tolgo la casacca da giornalista. Sto per partire per le ferie, come alcuni di voi, e mi chiedo: quali sono i modi migliori per affrontare una vacanza in maniera sostenibile, in particolare in questo 2020 di coronavirus?
E non intendo solo scelte radicali – vedi eco-turismo, campeggi selvaggi, o prendere il sole senza mai lasciare il balcone di casa. Ma di vacanze “standard” riadattate e corrette.
Qualche mese fa, parlando del lockdown, l’Economist spiegava come la nostra vita stesse andando al 90% rispetto a prima. Quel 10% sacrificato ci mancava: vedere gli amici, sentirsi liberi di passeggiare all’aperto, lavorare di più, andare al ristorante. Elementi decisivi per il nostro benessere e la nostra felicità.
Ecco, con l’ambiente è il contrario: c’è una fetta ancora più grande del 10% a cui possiamo (e dobbiamo!) rinunciare. Con nuove abitudini, scelte e sacrifici. Certo, non cambieremo il mondo mentre siamo in vacanza, ma questo agosto può essere l’occasione per sperimentare nuove sfide.
1. Non volare
Quest’anno è più facile che mai: non prendere l’aereo è il modo più rapido per diminuire il vostro impatto ambientale. Se possibile, preferite treni e trasporti pubblici e mobilità sostenibile. Ma con la pandemia è complicato. Infatti molti di voi viaggeranno in auto per mete remote: preferite auto meno inquinanti e “andate piano”, come dice sempre la mia nonna.
2. Casa vs. Hotel
L’impatto ambientale di un turista in albergo è superiore a chi sta in una casa vacanze: pensate all’aria condizionata, l’elettricità, la gestione dei rifiuti, i prodotti usa e getta, il lavaggio di lenzuola e asciugamani. Detto questo, in Italia ci sono almeno quasi un migliaio di hotel ecosostenibili e ne trovate alcuni qui e altri qui.
3. Spegnere quella dannata aria condizionata
Se non siete soggetti a rischio, il grande caldo è solo un grande fastidio. A un certo punto dovete dirvi: “pazienza”. Purtroppo è un circolo vizioso, più climatizzatori usiamo, più il mondo si riscalda, più sarà necessario avere altri climatizzatori.
4. Non lasciare tracce
In vacanza tendiamo a mettere in pausa la raccolta differenziata: male. Informatevi su come funziona nel comune dove villeggiate e fatela. E un'altra cosa: basta piatti e posate di plastica, che sono ormai ridicoli.
5. Tupperware, borracce, contenitori
Ormai tutti hanno una borraccia: usatela. Non sempre l’acqua dei comuni dove andiamo in vacanza è buona, informatevi prima o provatela: se fa schifo cedete alle bottiglie d'acqua del supermercato, ma se riuscite travasatele nelle borracce, così non cederete alla tentazione di disperdere la bottiglia di plastica in giro. Stessi ragionamenti valgono per vaschette e contenitori vari: l’usa e getta tira fuori i nostri peggiori comportamenti. E portate sempre con voi una borsa di tela per la spesa.
6. Non sprecare acqua
A proposito di acqua: molte località soffrono di stress idrico. Quindi non sperate di usarla come a casa vostra: entrate in modalità risparmio, come fate con i telefonini quando si sta scaricando la batteria.
7. Non serve un nuovo paio di ciabatte
Esperienza personale: nel 2008 ho passato una settimana a Lignano con il mio migliore amico. Prima vacanza veramente da soli. Lui, molto più alla moda di me, mi ha convinto a spendere 25€ per un paio di infradito. Lo ricordo con precisione perché pensavo che non avrei mai ammortizzato quella spesa così alta: 12 anni dopo sono ancora le mie ciabatte estive. Vale con i costumi, i pantaloni corti (se siete adulti e li mettete anche quando non siete in vacanza c’è qualcosa che non va, dai), le magliette, gli asciugamani.
8. Cibo sostenibile
Se rimanete a casa, è il mese giusto per sperimentare una dieta a base vegetale. Se andate in giro è più difficile: scegliete allora prodotti locali, non mangiate schifezze, evitate abbuffate. La pianificazione in questo aiuta molto: sia per fare la spesa, sia per scegliere il ristorante. Vegetariani e vegani usano un’app/sito per trovare i ristoranti per loro: si chiama HappyCow e funziona molto bene.
9. Mascherine riutilizzabili e niente guanti
Se avete il gel igienizzante non vi servono i guanti usa e getta. Per la mascherina, preferite quelle riutilizzabili: ne ho trovata una di tela molto bella con il filtro interno lavabile e intercambiabile. É sicura tanto quanto quella chirurgica.
10. Creme solari biodegradabili
La crema fa bene alla pelle, ma male al mare. Quest’anno è l’anno giusto per comprare protezioni solari biodegradabili. Costano un po’ di più, ma vi ricordo che avete risparmiato non comprando quel paio nuovo di infradito. Già che ci siamo, ricordatevi che il mare non va inquinato nemmeno con “altro”: anche se vi sembrano biodegradabili vi sconsiglio di farci i bisogni, ecco. Sembra esagerato, lo so, ma i nostri mari sono sempre più pieni di Escherichia coli, batterio fecale, e ci sono stati anni in cui in alcuni lidi era vietato fare il bagno.
EXTRA: Staccare la spina
Per davvero: staccate le spine nella casa principale (abbassate la potenza del frigo) e usate poca elettricità dove andate. Ma anche figurativamente: staccate la spina dei device, abbiamo passato tanto tempo a testa bassa davanti a pc e telefonini, ora c’è da guardare l’orizzonte.
Vi auguro un bellissimo agosto, ma fate sempre attenzione. Con la newsletter ci risentiamo il 5 settembre. Se vi manco molto, però, mi trovate su Instagram.
Ps. Perché siamo qui
Per l'occhio umano, il verde è il colore con più sfumature. Sono molte anche le sfumature di verde quando parliamo di cambiamento climatico e all'ambientalismo. Ecco perché nasce questa newsletter settimanale: per raccontare tutte queste sfaccettature e per passare parola, soprattutto ai giovani.
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