Una multa da 60.000 euro per i negazionisti
🌍 Il colore verde #216 Una testata televisiva francese è stata sanzionata per aver dato spazio a chi non riconosce il cambiamento climatico
Ciao e ben ritrovate e ben ritrovati!
Veloci novità: usavamo il tu per rivolgerci a chi ci leggeva, da oggi passiamo al “voi”, perché insieme è meglio. Abbiamo anche accorciato la newsletter, ecco lo schemino facile:
Le quattro in punti — un distillato delle notizie più importanti
Una verde speranza — una storia che ci fa tornare fiducia nel futuro
Cose belle — link letture, iniziative, video
Arca fotografica — immancabile appuntamento con le foto degli animali più belli del mondo (rane soprattutto 🐸)
Le innovazioni non sono finite qui. Apriremo un piano di membership per Il colore verde: un modo per fare nuove cose e rendere sostenibile il progetto. Ve lo spiegheremo nelle prossime settimane.
🥵 L’estate più calda che il Tg1 non vuole raccontare
Antonello Pasini, ricercatore Cnr e uno dei massimi divulgatori italiani, la scorsa settimana è stato intervistato dal Tg1 per parlare degli eventi meteo estremi sempre più frequenti quest’estate. Ha parlato del meteo e poi ha spiegato il ruolo “moltiplicatore” del cambiamento climatico causato dall’uomo, che intensifica ondate di calore, alluvioni e grandinate. Negli ultimi giorni le forti piogge hanno causato un morto in Piemonte e danni in tutto il Nord. Quell’inciso dedicato al climate change è stato cancellato dalla versione mandata in onda. Tv pubblica, 2024: abbiamo un problema.
Nel frattempo Copernicus, l’ente Ue che monitora il clima, fa sapere a tutti:
— Agosto 2024 è stato l’agosto più caldo a livello globale (insieme ad agosto 2023), con una temperatura media dell’aria superficiale di 16,82°C; 0,71°C superiore alla media di agosto del periodo 1991-2020.
— Agosto 2024 è stato di 1,51°C sopra il livello preindustriale ed è il 13° mese in un periodo di 14 mesi in cui la temperatura media globale dell’aria superficiale ha superato 1,5°C sopra i livelli preindustriali.
— La temperatura media globale degli ultimi 12 mesi (settembre 2023 – agosto 2024) è la più alta mai registrata in un periodo di 12 mesi, pari a 0,76°C sopra la media del periodo 1991-2020 e 1,64°C sopra la media pre-1850-1900. media industriale.
Samantha Burgess di Copernicus spiega che: «Durante gli ultimi tre mesi del 2024, il globo ha vissuto i mesi di giugno e agosto più caldi, il giorno più caldo mai registrato e l’estate boreale più calda mai registrata. Questa serie di temperature record sta aumentando la probabilità che il 2024 diventi l’anno più caldo mai registrato. Gli eventi estremi legati alla temperatura a cui si è assistito quest’estate non potranno che diventare più intensi».
Il Tg1 non ha dato questa notizia.
Rimanendo sul tema:
→ Secondo il World Weather Attribution, organizzazione che studia la correlazione diretta tra climate change e singoli eventi meteo estremi, la crisi climatica ha aumentato del 50% la probabilità di siccità in Sardegna e Sicilia.
→ La siccità sta cambiando il colore della Sardegna vista dal satellite, da verde a gialla, come mostra questo video.
→ La Namibia, nazione dell’Africa meridionale, ha deciso di macellare 723 animali selvatici, tra cui 83 elefanti per sfamare parte degli 1,4 milioni di persone – quasi la metà del Paese – che stanno vivendo una delle peggiori carestie nel mezzo della peggiore siccità del secolo. Il piano è «necessario e in linea con il nostro mandato costituzionale secondo cui le nostre risorse naturali vengono utilizzate a beneficio dei cittadini namibiani», ha affermato il ministro dell’Ambiente namibiamo. Il piano è stato approvato anche dall’Unep, l’organizzazione ambientale dell’Onu.
🏔️ Addio al ghiacciaio di Flua del Monte Rosa
Sul Monte Rosa il ghiacciaio di Flua è stato dichiarato ufficialmente estinto (la sua morte era già stata annunciata nel 2017). Nell’1800 era grande quanto 112 campi di calcio, oggi è solo un mare di rocce e detriti, racconta Legambiente con la sua Carovana dei ghiacciai 2024. «Restano solo piccoli cumuli di neve frutto delle ultime nevicate tardive. E un lungo cordone morenico che rende la montagna sempre più fragile e instabile».
A causare la lenta fine dei ghiacciai non c’è solo l’aumento delle temperature, ma anche il crescente numero di eventi meteo estremi: 101 quelli registrati nelle regioni dell’arco alpino tra gennaio e luglio 2024. Erano 87 nel 2023 e 70 nel 2022 (sempre nello stesso periodo). Scrive Vanda Morando, responsabile Alpi per Legambiente, in un articolo per Green&Blue:
«La scomparsa dei ghiacciai ci pone di fronte a consistenti cambiamenti dei paesaggi di alta quota. Paesaggi che in passato hanno attirato sulle Alpi turisti da tutto il mondo e che ora devono essere ripensati nella loro fruizione».
→ Nel frattempo, più a Nord… Due inglesi hanno visitato il ghiacciaio del Rodano a 15 anni di distanza, questo la differenza:
🖼️ Ultima generazione chiude in Austria: “Non c’è più speranza di successo”
Gli attivisti austriaci di Letzte Generation hanno sospeso le loro campagne. «Si fermano le nostre proteste», recita il comunicato, «perché non vediamo più speranza di successo. Il nostro Paese vuole restare nell’ignoranza». E i fondi rimasti nelle casse del gruppo «li useremo per coprire i costi della nostra criminalizzazione», cioè le spese legali, circa 80.000 euro, come ha spiegato Marina Hagen-Canaval, classe 1996, portavoce del movimento. In passato hanno bloccato strade, si sono incollati a opere d’arte o le hanno imbrattate (senza fare danni ai quadri ma solo alle teche), e per questo sono stati criminalizzati dal governo, dalle forze dell’ordine e sono finiti in mezzo a diversi processi. Hagen-Cavanal promette: «Fonderemo un nuovo movimento». Ultima Generazione rimane attiva in Italia e in Germania.
I miei due cent: L’attivismo ambientale sta raggiungendo un punto dove la fatica e la rassegnazione stanno prendendo il posto dell’entusiasmo e della rabbia: i movimenti hanno perso lo slancio dei primi anni, i media sono attratti da altre grandi crisi locali o internazionali (guerre, problemi economici), e così il clima passa in secondo piano. Per dire: Kamala Harris non ha mai parlato di clima durante il suo discorso alla convention democratica. Sa che chi è già interessato al verde vota per lei e non certo per Trump, mentre per gli altri è un argomento sempre più divisivo. Paradossalmente – azzardo una teoria – la ricerca da parte di Ultima generazione &Co. di azioni molto appariscenti ha contribuito a rendere più polarizzante il tema, e quindi a ridurne la sua narrazione quotidiana e multisfaccettata sui mass-media.
Insomma, è fisiologico che i membri dei movimenti ambientalisti vivano una fase di forte activism fatigue. Trovare una strategia per affrontarla diventa importantissimo.
📰 Un canale tv francese è stato multato per negazionismo climatico
La testata televisiva francese CNews, del gruppo Canal+, è stata sanzionata con una multa da 60.000 euro per la diffusione di contenuti negazionisti riguardo al clima. Durante una trasmissione del luglio 2023 Philippe Herlin ha negato che i cambiamenti climatici siano causati dall’uomo. Herlin è un economista celebre per le sue posizioni vicine alla destra di Eric Zemmour e grande critico della transizione green. Ha detto:
«Il riscaldamento globale antropogenico è una bugia, una truffa. (…) Non è causato dall’uomo, quello è un complotto, e perché ha così tanto peso? Perché giustifica l’intervento dello Stato nelle nostre vite e lo esonera dal dover ridurre la spesa pubblica. (…) È una forma di totalitarismo».
QuotaClimat, un’organizzazione che si impegna per dare maggiore spazio ai temi ambientali sui media, ha presentato una denuncia ad Arcom (il corrispettivo francese dell’Agcom, l’organo di controllo sulle comunicazioni), che ha comminato la multa dopo un anno di indagini. CNews è spesso paragonato al canale americano Fox News: vicino alla destra e al pensiero conservatore, dà spazio anche a chi nega la scienza. La multa è un precedente storico.
Come spiega QuotaClimat:
“È la prima volta, in Francia e a livello internazionale, che Arcom o un’altra autorità di regolamentazione emette una sanzione finanziaria per una violazione legata a una questione ambientale”.
L’estate di Tommaso, noi sporchiamo lui ripulisce
Altro che estate coi nonni. O al centro estivo. “Sto raccogliendo la spazzatura che le persone buttano per terra, agli angoli delle strade. Io non so perché lo fanno, però non è giusto. Ieri ho raccolto tre bottiglioni di vetro vuoti”. Si presenta così Tommaso, 8 anni, di Montalenghe, paesino in provincia di Torino, che si fa accompagnare per strade e aree verdi dai genitori per poi ripulire tutto. La sua storia è finita sul Corriere della Sera. Mamma e papà, entrambi operai, lo supportano alla fine dei loro turni di lavoro. Tommaso non ha ancora raccontato la sua passione ai coetanei: “Non so se i miei amici potrebbero capirmi, a me piace aiutare la natura. Non lo so, forse sì. Magari quando inizia la scuola provo a dirglielo”.
→ La storia di Tommaso va letta insieme a quella di Matteo Cimitan, 23enne modenese, che ogni estate passa Ferragosto a ripulire la spiaggia dove i suoi coetanei festeggiano tutta la notte.
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📚 DA LEGGERE
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🎧 DA ASCOLTARE
— She, green il podcast delle donne che hanno fatto la storia dell’ambientalismo
Curato da Elisabetta Tola, giornalista scientifica e caporedattrice a Il Bo dell’Università di Padova (e amica de Il colore verde), in sei puntate si raccontano le storie di Tina Merlin, Laura Conti, Elena Croce, Carla Ravaioli, Annalisa Corrado e Sara Segantin. Lo trovate su tutte le piattaforme.
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Se siete qui, vuol dire che Il colore verde vi piace davvero e vi è utile. La newsletter è nata nel marzo 2020 e la curo io, Nicolas Lozito, friulano, 33 anni. Sono un giornalista e lavoro a La Stampa.
Da febbraio 2024 Federica De Lillis collabora con me. Giornalista romana, ora vive a Milano e lavora per Sky Tg24. I suoi focus: nuove generazioni, diritti e digitale.
La comunità de Il colore verde ha un bosco di 300 alberi in Guatemala, piantato da ZeroCO₂: trovate la sua storia qui. Se vuoi adottare un albero anche tu da ZeroCO₂, usa il codice ILCOLOREVERDE per uno sconto del 30%.
Evviva il piccolo Tommaso speranza per l'umanità 💚
Sempre bellissimo. Ma è così difficile scrivere cambiamento climatico invece du climate change? Non ha davvero senso usare il termine inglese, non c’è proprio motivo.